Il legale Steccanella guidava la Porsche finita contro l’Alfa
VITTORIO VENETO
C’era l’avvocato vittoriese Michele Steccanella alla guida della Porsche finita contro un Alfa 159 domenica prima dell’alba a Colle Umberto. Ai carabinieri di Vittorio Veneto il professionista ha dichiarato di essersi allontanato subito dopo il sinistro perché non stava bene. L’avvocato cinquantenne verso le 3 del mattino era uscito dalla laterale via Cima Vallona mancando una precedenza. La Porsche svoltando in via Tagliamento si era scontrata con un’Alfa 159 condotta da A.P., di 23 anni. Il giovane stava rientrando a casa con la compagna. L’incidente è avvenuto pochi metri prima dell’abitazione della coppia. L’Alfa, dopo essere stata centrata dalla Porsche, era volata per diversi metri abbattendo recinzioni e il muretto di un’abitazione. Miracolati gli occupanti delle due vetture. «L’Alfa ci ha salvati», ha commentato la donna coinvolta nell’incidente. L’avvocato Steccanella, sceso dalla potente auto sportiva, si è accertato delle condizioni dei due giovani. Quindi ha raccolto la targa della sua auto, che nell’urto si era staccata, e se n’è andato. La coppia è riuscita comunque ad annotare il numero di targa del professionista. Grazie alla banca dati, i carabinieri sono risaliti a Michele Steccanella. «Stiamo ancora valutando la dinamica – ha dichiarato il comandante dei carabinieri Giancarlo Carraro – non abbiamo ancora elementi sufficienti per stabilire se ci sia stata una responsabilità di Steccanella tale da configurare il ritiro della patente. L’avvocato ha chiesto alla coppia come stava. E ha dichiarato di essersi allontanato da via Tagliamento perché non si sentiva bene. Non è stato perciò sottoposto ad alcoltest. Qualora emergessero elementi diversi – ha concluso il comandante – sarà la Prefettura a vagliare sulla base della ricostruzione che verrà confermata nei prossimi giorni». In via Tagliamento domenica mattina era giunta anche l’ambulanza dall’ospedale di Vittorio Veneto. I due giovani hanno riportato un colpo di frusta e alcune contusioni.
Francesca Gallo
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