«Il giornalino comunale censura la minoranza»

PAESE. «Una censura gravissima, visto che quel giornalino è pagato con i soldi di tutti i contribuenti e deve dare voce a tutte le forze elette dai cittadini». Sono le dure parole di Andrea Zanoni, consigliere regionale Pd, relativamente al mancato spazio trovato dalle minoranze di Paese in "Vita amministrativa", periodico comunale distribuito in questi giorni in tutte la case dei cittadini di Paese e frazioni. Dopo la denuncia del consigliere comunale Anna Foffani, capogruppo Pd che ha spiegato come sia la prima volta dalla prima stampa del periodico, avvenuta nel 1979, che non vi trova spazio anche l'opposizione, dice la sua anche Zanoni. «Mi chiedo cosa ne pensano i tanti inserzionisti che vivono e operano a Paese e ogni giorno si confrontano con l’intera cittadinanza, non solo con chi vota Lega» rincara Zanoni, «vorrei sapere se sono d’accordo nel vedere il loro marchio associato ad un periodico che fa censura a favore della maggioranza a guida leghista. Se Katia Uberti, direttore editoriale del periodico, vuole essere il primo sindaco della storia di Paese a realizzare un prodotto celebrativo zittendo ogni voce fuori dal coro, lo paghi con i soldi del Carroccio». Di fatto la stessa considerazione lanciata nelle scorse ore da Foffani. «Purtroppo questo comportamento non mi stupisce, per la Lega tutto il mondo è Paese e le minoranze sono viste come un fastidio» rincara il consigliere Pd Zanoni, «anche in consiglio regionale la Lega e i suoi alleati imbavagliano l’opposizione». —

A.B.V.

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