Il dramma di Christian, campione suicida a 23 anni

Si uccide studente di Ingegneria di 23 anni, aveva conquistato titoli mondiali. In una lettera ai genitori ha spiegato il suo addio con il male di vivere

CORDIGNANO. Era un campione di pesca, ha conquistato titoli nazionali e podi mondiali. Si era anche laureato campione del mondo per club con il gruppo dell'Asd Pescatori Montello. Christian Rosolen, 23 anni, studente universitario di Cordignano, si è tolto la vita domenica notte lasciando costernazione e dolore in un intero paese.

È stato il padre Terzogiuseppe a trovarlo impiccato in un deposito attrezzi ad Orsago. Ai familiari ha lasciato una toccante lettera d'addio. Un gesto inspiegabile per gli amici e i tanti pescatori che lo conoscevano, dettato probabilmente da un male di vivere che lo ha sconfitto.

Domenica aveva partecipato insieme al fratellino Claudio al campionato provinciale di pesca al lago in coppia, a San Pietro in Gu, nel Padovano. Christian, campione italiano e medaglia di bronzo mondiale under 21 di pesca su natante, condivideva quella passione con il papà.

Aveva insegnato i segreti al fratello minore, che recentemente aveva conquistato l'argento negli assoluti under 14. È stata quella l'ultima soddisfazione: trasmettere la sua passione al fratellino e farlo crescere. Il giovane, che abitava con i genitori in via Quasimodo vicino allo stadio comunale di Cordignano, domenica sera si è recato in una proprietà di famiglia in via Manin ad Orsago. Dentro un capanno ha appeso la corda ad una trave e lì è stato trovato già privo di vita, verso mezzanotte. Il padre Terzogiuseppe si è trovato di fronte ad una scena straziante. Christian Rosolen era studente di ingegneria civile a Trieste. Ottenuta la laurea breve, stava completando la specialistica. Si era diplomato al liceo scientifico Flaminio di Vittorio Veneto cinque anni fa, un genio della matematica e della fisica. Tutto il suo tempo libero lo dedicava alla pesca sportiva, un “campione” conosciuto nel settore in tutta Italia. Otto anni fa era arrivato all'Asd Pescatori Montello, società di Crocetta di cui fanno parte anche papà e del fratello. Aveva conquistato tutti per il suo modo d'essere e le sue capacità. Nel 2012 aveva fatto parte della nazionale under 21 e nel mondiale di canna da natante, in Montenegro, era stato la punta di diamante dei giovani azzurri. Si era messo al collo la medaglia di bronzo nell'individuale e aveva contribuito in modo determinante al podio tricolore a squadre.

Lo stesso anno in Francia con la Pescatori Montello si era laureato campione mondiale a squadre di pesca alla trota in torrente. La società ha espresso il cordoglio a seguito del tragico e inaspettato dramma. I pescatori saranno presenti in divisa alla cerimonia funebre. Tanti sono stati i messaggi di lutto arrivati da tutta Italia. Sabato prossimo Christian avrebbe dovuto partecipare al campionato italiano pesca da natante di società, in programma a Chioggia.

I funerali verranno celebrati alle 15 di giovedì, nella chiesa del paese. Grandissimo l'affetto che in queste ore si sta stringendo alla famiglia

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