Il dottor Madeyski nello staff medico della Juventus

BREDA DI PIAVE. Il chirurgo Paolo Madeyski, classe 1946, è entrato a far parte dello staff medico della Juventus, che curerà non solo i giocatori bianconeri, ma anche altri atleti e soggetti con lesioni alle ginocchia e alle gambe. Il 2015 è stato per il medico un anno di successi, in quanto a novembre è stato anche a Roma per presentare la ossigenoterapia normobarica per le lesioni degli arti inferiori (ulcere delle gambe) per le complicanze del piede diabetico.
Nel 2003 Madeyski, residente a San Donà, aveva presentato il primo dispositivo per la terapia e successivamente anche a domicilio con risparmio per la sanità pubblica e vantaggi ai numerosi pazienti. Attualmente è al quarto dispositivo brevettato e certificato dal ministero della Salute per uso ospedaliero e domiciliare. Ma, nessuno è profeta in patria, le soddisfazioni vengono da altre Als, altre regioni o dall'estero. In novembre 2015 il medico della casa di cura Rizzola di San Donà, è stato invitato al secondo congresso nazionale di Chirurgia Rigenerativa a Roma anche con l'ozono e il lipofilling rigenerativo che applica assieme al chirurgo plastico.
«Ho portato la mia casistica di questi anni alla casa di cura Rizzola», spiega il medico, «e sono stato accolto. Emozionante quando sono venuti a congratularsi alcuni chirurghi italiani o stranieri». Il dottor Madeyski - cittadino di Breda dal 1952 al ’70 ma spesso in paese - è anche entrato alla Università dello Stile di Vita fondato dal professor Vincenzo Di Donna, come docente, quindi al Centro Medico Dama Salus e nella prima clinica europea di Chirurgia Rigenerativa a Trani che è stata inaugurata la prima settimana di gennaio di quest'anno e curerà le ulcere e il piede diabetico con la sua ossigenoterapia nombarica. Il papà del chirurgo Paolo, Sigismondo Madeyski, nato a Gorizia il 29 settembre 1911 e morto l'11 luglio 1998, ha prestato il suo servizio di medico di base nei locali di villa Olivi a Breda di Piave per 18 anni.
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