Il dolore di Ringo per la morte di Luca «Riposa in pace»

MONASTIER. Ben voluto da tutti, amatissimo da chi voleva ballare un po’ di rock, e stimatissimo dai gestori di locali e festival. È un fiume di dolore quello che sta attraversando il mondo delle musica e dei locali per l’improvvisa scomparsa di Luca Casalucci, dj Shake The Rockfather. Anche Ringo, noto dj milanese, direttore artistico di Virgin Radio ha voluto salutarlo, postando una foto che lo ritrae con lui dopo un dj set. «Mi dispiace tantissimo, riposa in pace», sono le parole di Ringo.
Casalucci, 39 anni, originario di Monastier, venerdì si era esibito sul palco di Suoni Di Marca, un appuntamento fisso per lui. È stata l’ultima volta che ha fatto ballare centinaia di ragazzi a suon di rock. Lunedì sera è andato a dormire nella sua casa di Musile di Piave, e non si è più risvegliato. Probabilmente è morto a causa di un infarto. Una notizia che ha sconvolto tutti i gestori di locali della Marca e del veneziano dove The Rockfather era solito esibirsi, dal New Age, al Dump, dall’Hard Rock Cafè di Venezia all’Home, passando per i frequenti appuntamenti da Rosa e Baffo a Mogliano. Alessandro Arboit, del Botegon, lo ha voluto ricordare così: «Ogni volta mi dicevi “ah ogni volta che vegno qua mi me sento casa mia”, così era, e così è vecchio mio, sempre come fosse casa tua».
Anche Fabio Gerbino altro dj molto noto in provincia ha voluto dedicare alcune parole all’amico e collega. «La vita è gioia nell'esperienza quotidiana, avventurarsi nell'ignoto, nuotando controcorrente e pensando in maniera diversa dalla gente comune. Credo che la forza di Luca Casalucci sia sempre stata quella di essere se stesso e di fare quello che più lo appassionava, uscendo dagli schemi e viaggiando senza freno a mano tirato. Continueremo a fare festa ancor più forte anche per lui lasciando che la musica sovrasti il sordo tonfo del dolore».
Gianluigi Potenza lo aveva fatto suonare più volte allo Zion prima e all’Apartamento Hoffman poi, «amico, collega, persona tra le più nobili, solari e gentili che io abbia mai incontrato. Riposa in pace. Oggi piango io», sono le sue parole. —
Federico Cipolla
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