Il Credito Trevigiano chiede 10 milioni ai soci

di Daniele Ferrazza
VEDELAGO
Nel momento peggiore della crisi internazionale, Credito Trevigiano – la cassa rurale e artigiana nata dalla fusione delle banche di credito cooperativo di Vedelago e Caerano – gioca d’anticipo e chiede a soci e clienti il denaro necessario a un aumento di capitale significativo: dieci milioni di euro.
«In questo modo ci prepariamo al futuro, pensiamo a una strategia di medio termine – spiega il direttore generale, Umberto Longo –. Crediamo che il riferimento di Basilea 3, che entrerà a regime nel 2015, imponga a tutte le banche di adeguare il proprio patrimonio e la propria azione commerciale e finanziaria. Noi abbiamo preferito farlo ora».
Una prova di maturità che Credito Trevigiano affronta dalla porta principale, attraverso una Offerta pubblica di sottoscrizione di azioni della Bcc riservato ai soci e ai non soci, autorizzato dalla Consob lo scorso settembre. Una procedura complicata ma che assicura, secondo il direttore generale, una sorta di «validazione» sui conti della banca. «E’ un atto di trasparenza e di fiducia. Abbiamo dichiarato la nostra intenzione di patrimonializzare, lo facciamo con una procedura aperta, della durata di un anno, comunicando quel che intendiamo fare al mercato» aggiunge Longo. Punto di forza della banca di Vedelago, che ha sede nella palladiana villa Emo, è quello del rapporto con soci –più di seimilatrecento – e clienti (oltre trentamila). «Il nostro indice di patrimonializzazione è di gran lunga superiore a quello dei primni cinque gruppi bancari – aggiunge Longo –ma ugualmente abbiamo voluto stringere un patto con i soci, a cui chiediamo di sottoscrivere un massimo di 774 azioni, comprese quelle già possedute». Le azioni vengono offerte ai soci a 25,82 euro, ma non è remunerazione a muovere l’interesse nei confronti della Bcc. «Noi siamo banca etica – aggiunge il direttore generale di Credito Trevigiano – che ha dei precisi obbligi nei confronti dei soci, che intendiamo onorare. Il futuro?Non posso escludere operazioni di fusioni, ma allo stato non esiste alcun contatto in questo senso».
Credito Trevigiano è la seconda banca di credito cooperativo trevigiana per numero di sportelli (31, è stato appena aperto Bassano del Grappa) e terza per masse amministrate (dopo Banca della Marca e Prealpi). I dipendenti del Credito Trevigiano sono attualmente 275. I soci esattamente sono 6.375. La raccolta complessiva è pari a 1,3 milioni di euro, gli impieghi sono pari a 1,1 milioni di euro.
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