Il Comune «salva» la tomba dell'angelo di Vallà

Per Mariangela, mamma di 5 figli morta a 39 anni, gli amici avevano chiesto la grazia al Papa Buono
Mariangela Bottero e lo striscione steso in piazza San Pietro
Mariangela Bottero e lo striscione steso in piazza San Pietro
 RIESE.
Non sarà toccata la tomba di Mariangela Bottero, l'angelo di Vallà. «Nel programmare i lavori di sistemazione dell'area comune del cimitero del paese - informa l'assessore Loris Guidolin che abita proprio a Vallà - abbiamo tenuto conto del grande affetto che circonda ancora oggi questa mamma sfortunata e abbiamo deciso di escluderla dalla riesumazione della salme, prevista in questi giorni». Mariangela aveva lottato con grande coraggio contro il male che se l'è caricata sulla spalle e portata via 10 anni fa. Aveva lottato per i suoi cinque figli, per suo marito e per tutti gli amici della parrocchia. La sua foto sorride ancora oggi nell'oratorio del Circolo Noi. «E' lì che ci guarda - la ricorda Galdino De Marchi, già vicepresidente e segretario del circolo - il nostro angelo... Suo marito ha fondato il circolo e Mariangela per una decina di anni ne ha gestito il bar». E' nel cuore di tanta gente di Vallà e la notizia delle operazioni di riesumazione nell'angolo di cimitero che ospita anche Mariangela aveva fatto temere lo sfratto dalla sua tomba. Per lei, i parrocchiani avevano chiesto la grazia a Giovanni XXIII, il papa Buono, nel giorno della sua beatificazione. «Era una giornata di sole, era settembre 2000 - racconta Galdino De Marchi, tra i promotori dopo la tromba d'aria dell'iniziativa "Un coppo per la chiesa" - in piazza San Pietro, in Vaticano, abbiamo steso uno striscione: "Papa Giovanni XXIII, pensaci tu". Chiedevamo un miracolo per Mariangela, colpita dal male ma ancora preziosa per i suoi cinque figli e per tutti noi». Ma il tumore non ha lasciato scampo alla mamma e nel gennaio del 2001 l'ha rapita per sempre. Nei giorni scorsi si era diffusa in paese la voce che Mariangela sarebbe stata sfrattata dalla sua tomba. «Notizia non vera», precisa Guidolin che lunedì ha ricevuto in municipio una delegazione di Vallà, venuta a chiedere di non toccare la sepoltura di Mariangela. Qualcuno scorrendo velocemente la lista delle riesumazioni aveva temuto per l'angelo di Vallà. «I lavori in corso - spiega l'assessore - riguardano proprio l'area in cui è sepolta Mariangela, ma non la sua tomba. Sono passati 10 anni dalla sua morte, ma per chi ama sono un soffio. Il nostro angelo non si tocca».

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