Il Comune mette in gara la farmacia Santi Quaranta, poi non partecipa: «Spese troppo care»

Nessuno si è fatto avanti per gestire la farmacia di Borgo Cavour, a Porta Santa Quaranta. Il bando aperto dal Comune di Treviso alla ricerca di privati o società che intendessero farsi carico del...

Nessuno si è fatto avanti per gestire la farmacia di Borgo Cavour, a Porta Santa Quaranta. Il bando aperto dal Comune di Treviso alla ricerca di privati o società che intendessero farsi carico del presidio sanitario scadeva ieri mattina con l’apertura delle buste dell offerte, ma il lavoro della commissione è stato più breve del previsto: non c’era infatti nessuna offerta da valutare. Non si è fatta avanti per aggiudicarsi la gestione trentennale della farmacia nemmeno la società Farmacia Trevigiana (partecipata dal Comune) che oggi dirige il punto vendita in virtù della vecchia concessione. Una situazione anomala, che ha stupito Ca’ Sugana stessa, e che a quanto pare trova ragione nelle cifre a base gara decise dal Comune di Treviso. Il bando partiva infatti da un’offerta da 1,7 milioni di euro per i trent’anni. Cifra a cui andavano aggiunti almeno 170 mila euro circa di lavori per la ristrutturazione dell’immobile, (sempre a carico del nuovo gestore) e un affitto mensile. «Costi a nostro avviso troppo elevati» ha ammesso lo stesso presidente di Farmacia Trevigiana Ilaria Bramezza, nominata proprio dal Comune di Treviso, «sommando i costi per la concessione, le incognite e le spese per il restauro abbiamo preferito non presentarci».

Ora che succederà? «La farmacia continuerà a lavorare in proroga» assicurano da Farmacia Trevigiana, «il presidio sanitario resta. Speriamo in una seconda gara con la revisione della spesa». Ma la decisione spetta a Ca’ Sugana che dovrà decidere se rifare i conti o meno. (f.d.w.)

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