Il Comune e la Curia salvano lo Iuav

Il sindaco Giovanni Manildo in asse con la Curia salva lo Iuav: a fine 2015 non lasceranno la città - a causa dell’esaurimento dei contributi della Camera di Commercio - né il corso di laurea in Moda, che si tiene in una porzione del seminario vescovile, né quello di Design attivo al Collegio Pio X.
Ieri infatti, alla fine di un vertice a Ca’ Sugana con lo Iuav e gli altri attori della vicenda, il sindaco ha comunicato che la Curia, proprietaria dei due immobili, si è resa disponibile non solo a rinnovare gli affitti allo Iuav ma anche ad «abbassarli in modo consistente, quasi dimezzandoli», assicura Manildo. Non basta: a breve, sempre con la regia del Comune, verrà creato un consorzio per finanziare quanto prima Moda e Design, «cui faranno parte», spiega Manildo, «tutti gli enti e le associazioni di categoria. Anche la stessa Camera di Commercio. Tutti insieme per mantere in vita, a Treviso, due corsi di altissimo livello che danno lustro alla città e posti di lavoro». Giovanni Manildo ha insomma calato l’asso, forte anche dei suoi ottimi rapporti con la Curia trevigiana, che comunque si è dimostrata sensibili, di suo, al grido di dolore lanciato più volte dai vertici dello Iuav. Nell’ottobre del 2015 infatti scadranno i contratti d’affitto delle sedi del Pio X e del seminario vescovile.
I corsi dello Iuav sono delle eccellenze. Dobbiamo lavorare affinché restino qui a Treviso. Intanto abbiamo già... http://t.co/7Mp74GZ0R8
— Giovanni MANILDO (@GiovanniManildo) 28 Novembre 2014
«Se da un lato la partita relativa alla ricerca di fondi è ancora aperta, oggi abbiamo bisogno di avere certezza sulle sedi. Dobbiamo saperlo al massimo entro la fine del 2014», ha detto giorni fa Medardo Chiapponi, direttore del corso magistrale di Design allo stesso Iuav. Ma la risposta è già arrivata, a sentire Manildo, ed è positiva: i corsi restano dove sono e dal prossimo ottobre (o da prima?) gli affitti saranno fortemente scontati e, con la nascita del consorzio, arriveranno dal mondo economico trevigiano i soldi necessari per continuare le lezioni.
Erano settimane che Manildo stava lavorando con tutti i soggetti coinvolti «affinché questa eccellenza possa continuare, a Treviso, a formare il capitale umano che alimenterà il tessuto imprenditoriale e produttivo della città», nonostante i pesanti tagli decisi dal governo Renzi dei diritti camerali. Ossia la quota annuale che le aziende versano alle Camere di Commercio. E così quella di Treviso - principale azionista dei corsi - è stata costretta a non rinnovare il programma triennale di contributi, garantendo solo, fino a fine 2015, il pagamento della logistica e degli affitti. Per il 2014 la Camera di Commercio ha dato allo Iuav un milione di euro, cui però vanno aggiunti altri 800 mila euro appunto per pagare gli affitti delle sedi e la gestione degli immobili.
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