Il Comune di Treviso trova una casa ai sinti di via Bindoni

TREVISO. Il Comune trova un appartamento alla famiglia sinti che nei giorni scorsi si è accampata con le roulotte in via Bindoni, dopo lo sfratto da San Martino di Lupari. In questo modo la famiglia di giostrai - con tre minori al seguito - potrà lasciare il giardino della casa Ater (inagibile) in cui sosta da quasi due settimane con le roulotte, e il Comune (diffidato da Ater) potrà ricostruire il muretto abbattuto per far entrare i mezzi.
Insomma, dopo il tavolo di ieri in Prefettura il vice sindaco Roberto Grigoletto dovrebbe aver trovato la soluzione del rebus che da lunedì 12 marzo, giorno dell’arrivo dei giostrai in via Bindoni, genera polemiche e tensioni.
Ater aveva diffidato il Comune a ricostruire il muretto abbattuto pochi giorni fa per far entrare i sinti (la famiglia non può risiedere nell’appartamento, inagibile, e quindi deve restare nelle roulotte parcheggiate in giardino). «Andranno in un altro appartamento dell’Ater, già pronto, così potranno liberare il giardino in cui sono ora» promette Grigoletto, «si tratta di un altro alloggio di emergenza in cui potranno restare al massimo per due anni. Appena usciranno con le roulotte, ricostruiremo muretto e recinzione».
Ater si era lamentata di non essere stata avvertita di nulla: «Abbiamo predisposto formale diffida all’amministrazione perché provveda a ripristinare le recinzioni» commenta Luca Barattina, commissario straordinario dell’Ater trevigiano, «anche per evitare possibili occupazioni di aree adiacenti». «Non è vero, li abbiamo sempre informati su tutto» ribatte invece Grigoletto, «in ogni caso la gestione di quell’alloggio, di proprietà dell’Ater, è del Comune, quindi abbiamo facoltà di effettuare i lavori. Adesso contiamo che nel giro di qualche giorno il problema si risolva».
Il nuovo appartamento trovato dal Comune, di proprietà Ater, già abitabile e dotato degli allacciamenti necessari, si trova però sempre in via Bindoni. E questo rischia di scatenare nuove polemiche con i residenti, preoccupati tra l’altro per la vicinanza che si creerà fra i sinti e i rom che già vivono in zona.
Una situazione che resta delicata, come sottolinea la Lega: «I residenti in questa storia continuano a essere i più penalizzati» spiega Mario Conte, candidato sindaco, «c’è bisogno di chiarezza e trasparenza, il sindaco dica chiaramente quali sono i tempi per far tornare la situazione a livelli accettabili. I cittadini non paghino il conto delle improvvisazioni delle amministrazioni. È una situazione esplosiva che ho segnalato personalmente, è arrivato il tempo di fare chiarezza».
Per ora nessuna pattuglia “h24” in via Bindoni come chiesto dai cittadini: i vigili presidieranno comunque l’area negli orari più a rischio.
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