Il Comune dà il verde in adozione

I trevigiani potranno curare un’aiuola o un pezzo di parco: riceveranno una targa
19/07/01 TV. Aiuole curate da Maria Pavan e Natalina Sartori. (Santi). © Paolo Balanza
19/07/01 TV. Aiuole curate da Maria Pavan e Natalina Sartori. (Santi). © Paolo Balanza

Ora non serve più fare i «guerriglieri notturni» - il fenomeno dei blitz per abbellire la città in auge fino a qualche anno fa - per trasformare gli spartitraffico in aiuole colorate.

Viste le tante istanze da parte di cittadini e commercianti, il Comune ha deciso di mettere in adozione il suo verde pubblico.

Si tratta della conferma di un percorso adottato già da altre amminstrazioni italiane e annunciato alcuni mesi fa dalla nuova giunta.

L’idea è semplice: approfittare del contributo dei privati per abbellire la città.

Dare ai cittadini, ai negozianti, alle imprese la possibilità di migliorare il verde pubblico con il proprio estro, il proprio tempo e anche – va detto – i propri soldi.

Si posson adottare aiuole, pezzi di parchi, pezzi di aree verdi nell’ambito del milione e mezzo di metri quadrati di verde a disposizione del Comune. Compito di chi adotta sarà ovviamente quello di curare e gestire l’area scelta; compito del Comune - dopo aver valutato e approvato gli specifici progetti che dovranno essere presentati per procedere all’adozione - sarà quello fornire i permessi e i cartelli attraverso i quali i privati potranno pubblicizzare il loro impegno.

Ogni area verde adottata sarà infatti contrassegnata da una iscrizione che indicherà il “genitore” e la data di adozione.

«Così facendo intendiamo abbellire ancor più Treviso», sottolinea il vicesindaco Roberto Grigoletto che con l’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan ha gestito la pratica. L’iter amminstrativo (la delibera è già stata approvata) è appena stato pubblicato

Da quest’anno quindi, Treviso potrebbe avere nuovi benefattori e tanti cittadini impegnati in più. L’iniziativa, già adottata da altri Comuni, ha ottenuto notevole riscontro tra i cittadini.

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