Il colpo alla Luxottica era da 200 mila euro

PEDEROBBA. Un colpo da duecentomila euro. Tanto avrebbe fruttato il furto ai magazzini della Luxottica di Pederobba, se solo fosse andato a segno. La banda romeno-albanese finita in manette lo scorso...

PEDEROBBA. Un colpo da duecentomila euro. Tanto avrebbe fruttato il furto ai magazzini della Luxottica di Pederobba, se solo fosse andato a segno. La banda romeno-albanese finita in manette lo scorso fine settimana per il tentato furto allo stabilimento della Luxottica di Pederobba ora è di nuovo libera. Il giudice infatti, dopo aver convalidato l’arresto ha imposto ai sei ladri, tra cui una donna, il divieto di dimora nelle province di Treviso e Belluno.

Stando a quanto s’è appreso, i carabinieri del comando provinciale di Belluno da tempo erano sulle orme di un’organizzazione criminale straniera specializzata in colpi in grandi industrie. Nella notte tra venerdì e sabato i militari hanno fatto scattare l'operazione, in collaborazione con i carabinieri della compagnia di Montebelluna.

I sei malviventi, tutti vestiti con tute nere, sono stati sorpresi alla Luxottica, pronti a riempire di occhiali enormi sacche. Oltre ai borsoni, sono stati rinvenuti e sequestrati anche una scala telescopica, una corda da arrampicata e i veicoli utilizzati tra cui due Audi di grossa cilindrata. Un piano studiato per mesi, ma che è fallito grazie ai militari dell’Arma che da tempo li intercettavano e pedinavano. Alcuni dei sei arrestati, infatti, si erano spostati in zona da tempo. Chi da un paio di mesi, chi da qualche settimana. Fatto sta che il colpo è fallito appena la banda, proveniente dalla zona del Veronese e del Bresciano, ha messo piede nello stabilimento di Pederobba. Uno dei ladri stava uscendo dalla fabbrica di Pederobba, gli altri cinque erano nei dintorni, pronti per scappare in auto appena il colpo fosse andato a segno.

Le manette sono scattate con l’ipotesi di accusa di tentato furto aggravato. La convalida dell’arresto è avvenuta sabato pomeriggio. Il processo per direttissima è stato poi rinviato per dare tempo ai difensori di valutare eventuali richieste di accesso a riti alternativi.

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