Il caso Rando scuote il parlamento. Giovanardi attacca: "Propaganda porno"

TREVISO. Nel giorno del riconoscimento del Comune alla dottoressa Teresa Rando – oggi alle 18 riceverà dal sindaco Giovanni Manildo il premio «Riflettore Donna – il caso della psicologa, sessuologa e psicoterapeuta finita nel mirino di Lega e a giunta Zaia (l’assessore alla scuola Elena Donazzan l’ha disconosciuta) continua a tenere banco, da Treviso al Parlamento.
Dopo il Pd, si muovono i 5 stelle, contro l’assessore Donazzan. La deputata grillina Silvia Benedetti annuncia un’interrogazione al ministro: «Chi glielo spiega a Donazzan che non siamo nel Medioevo e che il Veneto non è una fortezza oscurantista ma fa parte del mondo?», dichiara «è inaccettabile che l’assessora lanci il suo affondo contro l’educazione sessuale nelle scuole pubbliche, rigettando le linee guida dell’Oms. Né si possono imporre direttive contrarie a quelle del resto d’Italia e che l’assessore inviti i dirigenti scolastici a boicottare le linee dell’Oms: una crociata fondamentalista, ma il nostro stato è laico». E conclude: «Il centrodestra, che tratta l’Oms come fosse un corruttore di minori, non accetta che si forniscano ai ragazzi informazioni imparziali e scientificamente corrette sulla sessualità, ma preferisce sventolare spauracchi e alimentano confusione e disinformazione».

Giovanardi, invece, ricorda come «in piazza S.Vito la manifestazione la “nuda verità”, vedesse un banchetto con Teresa Rando, dipendente della Usl 9 di Treviso, più volte in contrasto con le linee guida della Regione, distribuire materiale che rinviava a un link di casserosalute.it dove si pubblicizzano masturbazione, sesso orale e anale;urina e feci; con sex toys e bondage: sadomaso e persino penetrazione vaginale o anale con l’intera mano». E annuncia un’interrogazione al ministro Lorenzin: «Queste disgustose pratiche sono compatibili con una pubblica piazza? E con una corretta educazione sessuale nei confronti degli studenti medi?».
I grillini annunciano un’interrogazione parlamentare sull’«oscurantismo dell’assessore Donazzan» e sulla «legittimità» della scelta della Regione, che «non riconosce gli standard dell’Oms in materia di educazione sessuale». Attacca invece la dottoressa il senatore Carlo Giovanardi (Idea), per la presenza della dottoressa a un’iniziativa studentesca con materiale che rinviava a link su «pratiche sessuali disgustose».
Per Teresa.Lo schieramento che ha candidato la dottoressa spazia dalla scuola al commercio, dall’associazionismo femminile all’imprenditoria, dal commercio al volontariato.
Comunità scientifica.Plaudono al Comune, e convinti degli «altissimi meriti professionali e sociali» della la dottoressa Rando, sia la Fiss (federazione italiana sessuologia scientifica), presieduta da Roberta Rossi, che l’ordine veneto degli psicologi, guidato da Alessandro De Carlo. Entrambe le associazioni scrivono anche all’Usl 9.
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