Ascom Treviso, Sartorato tira dritto: «Delibera illegittima, io resto»
La presidente dell’Unione provinciale Dania Sartorato e il segretario Fabio Marcolin non riconoscono la validità dell’assemblea che ha sancito la loro decadenza. Annunciate azioni legali e un ricorso anche a Confcommercio nazionale

Decaduta? Neanche per idea. Dania Sartorato, presidente dell’Unione provinciale di Confcommercio, oltre che di Fipe, federazione dei pubblici esercizi, resiste sulla poltrona più alta del sistema Ascom di Marca.
Contesta la validità dell’assemblea convocata dal revisore dei conti, che l’ha sfiduciata giovedì, perché «non poteva discutere una mozione di sfiducia rigettata nelle sedi competenti perché illegittima rispetto ai patti parasociali del 2022, sottoscritti dai soci», con risposta scritta della stessa Unione ai mandamenti di Treviso e Vittorio Veneto promotori della mozione stessa.
il contrattacco
No, non finisce qui. Sartorato e il segretario provinciale Fabio Marcolin dichiarano di voler restare al loro posto «fino al termine del contenzioso». E passano al contrattacco: i vertici dell’Unione provinciale Confcommercio annunciano «azioni legali nelle sedi competenti», e anche in Confcommercio nazionale «a tutela della reputazione della presidente e del segretario».
Sartorato e Marcolin lo faranno, dice la nota dell’Unione, «in rappresentanza delle imprese associate, delle 20 categorie rappresentate, nell’auspicio che il sistema possa trovare al più presto una visione unitaria su cui far convergere gli interessi dei quattro mandamenti, delle categorie rappresentate e degli associati tutti».
I vertici provinciali di Ascom erigono le barricate di fronte all’attacco di Federico Capraro e Giovanni Partata, presidenti di Treviso e di Vittorio. Contestato nel merito da presidente provinciale e segretario: «La delibera (della decadenza di Sartorato e Marcolin, ndr) espressa dall’assemblea dell’8 maggio, auto-convocata in palese violazione dei patti vigenti, è stata impugnata e anch’essa rigettata per la medesima illegittimità e pertanto nulla rispetto agli obiettivi dei due promotori», continua la nota.
le altre contestazioni
Proprio sull’assemblea c’è un’ulteriore contestazione, da parte dei vertici: «Il verbale comprova che erano presenti meno di un quarto dei componenti l’assemblea, compresi il gruppo Giovani e Terziario Donna con un importante ruolo consultivo», continua la nota, «essa non è evidentemente rappresentativa degli interessi di tutto il sistema, palesando la volontà dei promotori di assumere forzatamente una carica che spetta di diritto alla categoria Turismo». E dunque, c’è un problema di “quorum”, anche per l’assenza delle due categorie integrate nell’unione Provinciale. Senza contare che la categoria più rappresentata in Ascom ha una sorta di ipoteca sulla presidenza provinciale.
«Tale azione, ideata e promossa dal presidente di Ascom Treviso, Capraro, e dal presidente di Ascom Vittorio Veneto, Partata, supportati dal rappresentante del terziario Maurizio Piovesan, in palese contraddizione col ruolo che lo stesso dovrebbe esercitare a tutela delle categorie, si colloca in un contesto di conflitto già palesato, e prende le mosse dal contrasto di visioni associative nel sistema Confcommercio».
Capraro e Partata, con Piovesan, in realtà attendono la convocazione del vicario Rinaldin per procedere alle nomine di nuovo presidente e nuovo segretario. Ma Sartorato e Marcolin non cedono, anzi rilanciano. Forse, dalle convocazioni romane dei prossimi giorni, potrà arrivare un sblocco allo stallo. Intanto palazzo del Terziario “brucia”.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso