Il Carnevale? A Cornuda si farà in autunno

CORNUDA. Non si può fare a febbraio, allora vedremo di farlo in autunno. Bloccato dalla pandemia, il "Carneval dei crostoi" di Cornuda vuole festeggiare la sua 117esima edizione. Lo scorso anno non c'è riuscito per il coronavirus, neppure l'ultimo giorno di carnevale 2021 e la domenica precedente potrà farlo.
Ed allora ecco l'idea presa di comune accordo dalla Pro loco e dall'amministrazione comunale: «Facciamolo in autunno, sperando che per allora non ci siano più divieti per emergenze sanitarie».
È uno dei carnevali più antichi della Marca, quello di Cornuda, una tradizione secolare capace di reinventarsi e rinnovarsi, passando dai primi carri agricoli trainati dai cavalli ad un vero e proprio spettacolo che ogni anno porta a Cornuda migliaia di persone facendone un punto di riferimento per gli amanti dei festeggiamenti carnevaleschi.
«È l’evento principe del nostro paese - commenta il presidente della Pro loco, Pietro Andreatta - e rappresenta il punto di arrivo di un intenso lavoro che ci permette di offrire uno spettacolo a trecentosessanta gradi: due sfilate, 14 carri allegorici, più di mille figuranti e tanti eventi correlati per grandi e piccini».
«Ma l‘emergenza sanitaria ancora in atto - precisa il sindaco Claudio Sartor- ci impone di rivedere tutta la programmazione degli eventi, annullando le tradizionali sfilate dell'ultima domenica di carnevale e del martedì grasso previste in febbraio, tuttavia non è ancora detta l’ultima». E l'ultima parola spetta all'autunno.
La Pro Loco, di concerto con l'amministrazione comunale, ha deciso infatti di valutare un possibile svolgimento della manifestazione in autunno, ovviamente se l'emergenza sanitaria consentirà lo svolgimento e l’organizzazione di manifestazioni pubbliche in condizioni di sicurezza.
«È un atto quasi dovuto - precisa il presidente della Pro loco, Pietro Andreatta - che per noi acquista un particolare significato: quello di tener viva la fiamma dell’impegno e della fiducia verso il futuro». —
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