Il canale si colora di bianco: a Castelfranco scatta l’allarme inquinamento

Bella Venezia, acque sporche e schiumose, la segnalazione parte dai social La frazione chiede al Comune anche interventi di prevenzione sulle esondazioni 

CASTELFRANCO. Il canale di Bella Venezia è diventato completamente bianco nel giro di pochi minuti. Un fenomeno allarmante che mercoledì ha fatto subito scattare la preoccupazione dei cittadini che hanno ripreso e documentato il fenomeno durante tutto il tempo in cui le acque sono rimaste bianche.

L’allarme. Il primo a giungere sul luogo è stato Fabio Cogo, tra l’altro un dottore in scienze forestali. Le sue foto in poco tempo hanno fatto il giro dei social castellani. Nonostante le numerose visualizzazioni dei video fatti girare su Facebook e le altrettante numerose foto, giunte a disposizione della platea digitale, nessuna segnalazione è giunta all’Arpav, Agenzia regionale per l’ambiente.

«Uno sversamento ingente e ben localizzato», ha teorizzato Fabio Cogo, che fa anche parte dell’associazione frazionale di Bella Venezia, «un fiume di tale portata non poteva colorarsi totalmente di bianco con uno sversamento leggero. Qui, tutte le acqua sono diventate bianche significa che qualcuno ha gettato un enorme quantità di materiale in un punto ben localizzato».

La schiuma. In realtà non serve la voce di un esperto per verificare gli estremi del reato; chiunque si renderebbe conto che un fiume del genere, tra l’altro già in piena per via delle abbondanti piogge di questi giorni, ha bisogno di un enorme quantità di inquinante per cambiare totalmente aspetto.

«Ho fatto qualche supposizione», spiega Cogo, «quando sono sopraggiunto al punto in cui il torrente si immette nell’Avenale di Castelfranco si vedeva un esagerato gorgogliare di schiuma. La mia teoria è che si tratti di un ingente sversamento di tensioattivi, ma ovviamente non sono io l’autorità che può confermarlo».

L’Arpav. Intanto, per quanto riguarda l’Arpav, non risultano pervenute segnalazioni di alcun genere e quindi nessun intervento è stato fatto dall’autorità a tutela l’ambiente. La risposta dell’Arpav in merito all’inquinamento delle acque di Bella Venezia è stata infatti secca: «Per quanto riguarda la frazione di Bella Venezia, l’Arpav non ha ricevuto nessuna segnalazione».

Quindi, nessun intervento. Al momento restano solamente molte immagini che documentano lo sversamento e poco altro. Evidentemente nel trambusto generale, come spesso accade per questi generi di reati, è venuta meno la segnalazione alle autorità competenti oppure chi doveva vigilare non ha vigilato.

Le esondazioni. L’associazione frazionale ha comunque colto l’occasione per ribadire l’importanza che quel torrente ha per la comunità e per invitare l’amministrazione ad affrontare una serie di interventi di «riassetto idraulico» dello stesso. L’esondazione della scorsa settimana ha dimostrato che esistono realmente dei problemi all’alveo del fiume. «L’esondazione nei pressi dell’ex casetta rossa ci ha fatto capire che il letto del fiume in quel punto è troppo alto e la strada attigua troppo bassa», conclude Cogo. 


 

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