Idea spa, è crisi: 25 in cassa integrazione
Firmato ieri mattina l'accordo per l'azienda che produce abbigliamento per bambini

La sede Idea di Montebelluna
E' crisi all'Idea spa. L'azienda di abbigliamento per bambini di Montebelluna in mano alla famiglia Danieli - ex titolari, tra gli altri, di Diadora - ha comunicato ai sindacati 25 esuberi su 55 addetti, per i quali verrà attivata intanto la cassa integrazione grazie ad un accordo sottoscritto ieri mattina. Una crisi legata al calo di fatturato.
A capo di Idea ci sono i giovani fratelli Marco e Giacomo Danieli, impegnati da oltre due anni in un complesso processo di ristrutturazione rivelatosi però infruttuoso. L'abbigliamento per bambini da zero a 14 anni, presidiato tramite i marchi di proprietà Papermoon e Cacao e quelli in licenza Trussardi Junior, Rifle Junior, Think Pink Junior e Harley Davidson, sta soffrendo, così come i rivenditori indipendenti, colpiti da cali di fatturato intorno al 50%. La conseguenza è l'abbandono da parte di Idea di due marchi bimbi come Rifle e Think Pink, rivelatisi in perdita, con relativo taglio delle maestranze. Venticinque persone tra operai e impiegati di livello, ai quali verrà concessa in prima battuta la cassa integrazione straordinaria, chiesta in via cautelativa per tutti i 55 lavoratori attivi in azienda. Una nuova emorragia occupazionale che tocca alte professionalità, costrette a trovarsi un nuovo sbocco visto il perdurare della crisi del settore moda trevigiano. Nel 2010 il fatturato dell'azienda era salito a 15 milioni dagli 8 del 2009 grazie alle nuove licenze; all'aumento di lavoro non avevano fatto corrispondere il ritorno all'utile. Il punto di pareggio previsto per i mesi successivi non è stato quindi raggiunto, con un improvviso calo degli ordinativi diventato via via sempre più pesante. Una situazione che non presenta margini di miglioramento nel 2011 con un ulteriore riduzione del giro d'affari di circa il 25%. Per stabilizzare la situazione economica è stata chiuso lo stabilimento controllato dalla società in Romania, dove lavoravano più di 200 operai producendo il 45% dei capi Idea. Gli esuberi a Montebelluna riguardano tra gli atri 2 modelliste, 4 operai addetti alla prototipia e 1 addetto al taglio tessuti. Anche l'ufficio stile verrà ridotto attraverso il licenziamento di 1 addetto grafico mentre saranno 2 gli esuberi tra gli addetti alla industrializzazione dei capi. Ciò determina l'esubero di 1 responsabile vendite in Italia, 2 addette al servizio clienti, 1 dell'ufficio comunicazione, una addetta alla contabilità generale, un informatico, oltre a 2 addetti legati al sito rumeno e 5 magazzinieri. Un passaggio complesso che prevede però corsi di formazione in caso di licenziamento dopo il periodo di cassa integrazione chiesto dai fratelli Danieli.
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