Ibs lascia la città, torna la libreria Ubik Si punta sul cartaceo, addio all’E-reader
La libreria Ibs di Corso del popolo cambia marchio e torna Ubik. Sono partiti lunedì, infatti, i lavori che dal prossimo primo febbraio porteranno i 350 metri quadrati di storica libreria di fronte al teatro comunale a tornare a vestire il marchio Ubik che, come Ibs, è una realtà dell’universo Emmelibri. La proprietà è infatti la stessa e dietro al cambio c’è una scelta aziendale, motivata anche dal fatto che in Italia a marchio Ibs era rimasta solo un’altra libreria, a Novara. Fino al 2000 di proprietà della famiglia Marton l’immobile era passato nelle mani di un’altra società trevigiana, restandovi fino al 2013 quando c’è stato il passaggio di consegne portando all’insediamento di Ubik e poi di Ibs, da circa 3 anni. Resta invariato l’organico e i lavori riguarderanno principalmente una riorganizzazione espositiva. Allo stesso tempo verrà detto addio all’E-reader, lo strumento elettronico che permette di leggere libri in una sorta di tablet: non sarà più venduto. «Se inizialmente avevano fatto accusare il colpo al mercato tradizionale poi sono andati in calo, direi fortunatamente» dice Romina Vendramel, ormai storica direttrice dell’attività, «oggi resta l’online: la gente cerca gli sconti. Abbiamo visto che con le promozioni prima della chiusura la risposta c’è stata, ora speriamo che il cambiamento piaccia. Noi siamo entusiasti». —
A.B.V.
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