I quadri di fine anno svelano: boom degli studenti fantasma

TREVISO. Studenti “fantasma”. Né promossi e nemmeno bocciati dato che per loro nel registro di classe si contano fin troppi giorni di assenza. Di loro non si può nemmeno dire che hanno smesso di frequentare la scuola, dopo aver superato l’età dell’obbligo scolastico, in Italia ferma ai 16 anni. Perché, quanto ad iscrizione al primo anno di scuola superiore, sono piena regola. E’ il fenomeno degli studenti rimasti nel limbo di un “anno scolastico non valido”. Visto che l’abitudine alle assenze alla fine ha avuto la meglio sui giorni trascorsi in classe. E dietro i fin troppi banchi vuoti la giustificazione non è affatto quella dei motivi di salute. Quanto piuttosto la scorciatoia di chi alla scuola ha deciso di voltare al più presto le spalle.
A portare allo scoperto sacche di un’emergenza sociale che ormai sta prendendo piede anche nelle scuole trevigiane, la pubblicazione ieri dei risultati degli scrutini all’istituto professionale Giorgi-Fermi di Treviso. Tra le classi prime, su 156 studenti iscritti, ben 12 risultano aver frequentato un “anno scolastico non valido”.Il fenomeno dei “veterani dell’assenza” si ferma invece a 4 alunni in seconda e altri 3 studenti al quarto anno.
A spiegare cosa si nasconde dietro l’abitudine a lasciare il banco vuoto è la vice preside dell’istituto Giorgi-Fermi, Maria Tranquillin: «Per legge gli studenti non possono superare con le assenze il 25 per cento dei giorni di scuola. L’anno scolastico non può essere considerato valido quando le assenze sono andate ben oltre. Malgrado le numerose segnalazioni fatte alle famiglie. Spesso si tratta di studenti che cercano di aggirare l’obbligo scolastico stabilito per legge. Per lasciare prima possibile la scuola. In molti casi si tratta di studenti stranieri. E in altri casi di ragazzi con una o più bocciature alle spalle».
Tirate comunque le somme, al Giorgi diminuiscono rispetto all’anno scorso le bocciature. Sono il 15 per cento i non ammessi tra le classi prime su 156 studenti. Ancora un 15 per cento di studenti respinti su 160 alunni in seconda. Al terzo anno, a traghettare i ragazzi verso il mondo del lavoro, è il diploma regionale di qualifica che rientra nel percorso di Istruzione e formazione professionale, previsto al Giorgi.
Tra le due classi terze che hanno deciso invece di proseguire gli studi dell’istituto professionale si contano appena tre bocciature. In quarta tornano a “svettare” i non ammessi: 32 studenti su 174.
Riccati-Luzzatti. Bilancio di fine anno scolastico con la pubblicazione dei tabelloni ieri mattina anche all’Istituto tecnico commerciale Riccati Luzzatti. Qui la percentuale più alta di bocciature fa capolino al primo anno con il 13 per cento di non ammessi su 221 studenti. Mentre tra le seconde, terze e quarte le bocciature non superano complessivamente il 4 per cento degli studenti. A dover invece attendere la promozione è il 25 per cento degli studenti di prima e seconda che dovranno recuperare le materie insufficienti.
A brillare due classi terze, con tutti gli alunni promossi. E con le medie dei voti superiori al sette: «Ci sono stati risultati molto positivi rispetto la media degli istituti tecnici», spiega la preside del Riccati-Luzzatti, Luisa Mattana.
Liceo Canova. Tabelloni da 10 e lode ieri al liceo classico e linguistico Canova. Quest’anno il 24 per cento degli studenti del liceo ha una media dei voti compresa tra l’8 e il 9. Il 3 per cento dei liceali supera addirittura, senza batter ciglio, la media del nove.
Dovranno invece attendere la promozione e recuperare le materie con debito il 23 per cento degli alunni di prima, il 18 per cento in seconda, il 31 per cento in terza e il 17 perc ento in quarta.
Quanto a bocciati il liceo vola a bassa quota: sono il 2,7 per cento in prima, 2,4 per cento in seconda, il 3 per cento in terza e appena l’1per cento in quarta liceo. Numeri assai contenuti.
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