I problemi: colline e distanza dai ripetitori
Segnale scarso fuori da un raggio di 70 km da Teolo o Piancavallo

I professori Daniele Pauletto e Luigi Ganzer
CASTELFRANCO.
Pedemontana, zona nera per la ricezione del digitale. «Siamo di fronte a un problema orografico, dovuto cioè alla conformazione geografica della zona collinare. Esisteva già con il segnale analogico - spiega il professor Luigi Ganzer, tecnico specializzato in digitale all'Ipsia Galileo Galilei - i problemi sono rimasti, con la differenza che se prima si recepiva molto male un determinato canale, ora lo stesso canale non si riceve per nulla. Non c'è via di mezzo col digitale, c'è la ricezione o la non ricezione del canale. I problemi vanno risolti o con un'azione mirata da parte del gestore della rete per installare nuovi trasmettitori o rivolgendosi a un antennista per per migliorare la qualità della ricezione, ad esempio alzando le antenne oppure ripuntandole». In extrema ratio invece l'utilizzo della parabola su cui però molti canali non nazionali non sono presenti. Per quanto riguarda la zona di Conegliano, Vittorio Veneto e del Livenza la questione è differente. «Siamo in una zona di confine - spiega Ganzer - da un lato ci sono i due trasmettitori veneti sui colli Euganei, dall'altro quelli friulani su Pian Cavallo nel pordenonese. I segnali sono da entrambi i versanti al limite della distanza massima di ricezione 70 km. Per questo è difficile il puntamento dell'antenna che varia da caso a caso. Si può ricevere bene un canale da un versante e uno bene dall'altro, per cui il puntamento risulta difficile. Consigliabile quindi l'intervento dell'antennista che possa verificare il singolo caso e trovare il miglior puntamento possibile per ogni singolo utente». (d.q.)
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