I ladri suonano sempre due volte

I residenti hanno sentito squillare il campanello, poi le incursioni

ISTRANA. Sabato sera in balìa dei ladri a Istrana: due gli assalti andati a segno, un colpo invece è andato in fumo, mentre alcune persone hanno segnalato di aver sentito suonare il campanello e, una volta aperto, fuori non c’era nessuno. Una tecnica ladresca, questa, per verificare la presenza o meno di persone in casa. Cercavano con ogni probabilità la cassaforte i banditi che hanno preso di mira l’abbinata della famiglia Pierri, in via Risorgimento. I coniugi erano usciti per andare a cena e i ladri hanno avuto tutto il tempo di razziare la casa. I tre piani di casa Pierri sono stati completamente messi sottosopra. I ladri hanno cercato ovunque, dalle camere al garage. I padroni, una volta rientrati, hanno trovato le stanze a soqquadro e i quadri spostati, segno tangibile che i malviventi cercavano la cassaforte. Il bottino del colpo a casa Pierri, che già sedici anni fa era stata visitata dai ladri, è di alcuni monili in oro e due tute da ginnastica. È andato a segno anche il colpo a casa Crisci, nella zona residenziale di via Aldo Moro. Già mercoledì scorso i ladri avevano tentato l’assalto a un appartamento nello stesso quartiere, ma erano stati cacciati dalla figlia della proprietaria. Sabato sera, invece, il colpo è riuscito. Alle 19.30 i padroni di casa erano usciti per andare a cena sul Montello. Quando mancavano cinque minuti alle 20, è scattato l’allarme. La banda ha avuto meno di un minuto per entrare in azione, colpire e fuggire. Erano in quattro, di corporatura massiccia, con i capelli rasati e vestiti di scuro: hanno scassinato la porta con un piede di porco e hanno puntato dritti alla camera matrimoniale dove, in pochi attimi, hanno arraffato alcuni gioielli in oro. Secondo quanto appreso, la banda si sarebbe data alla fuga a bordo di una Audi station wagon. Sui due colpi andati a segno nella serata di sabato indagano i carabinieri della stazione di Istrana. Solo due sere prima, giovedì, i ladri avevano visitato la casa di Valentino Sartor, presidente del Circolo anziani e vice dell’Avis rubandogli preziosi tra cui la medaglia d’oro per le cinquanta donazioni. (ru.b.)

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