I due ustionati in coma farmacologico

Le condizioni dei due ragazzi, sopravvissuti al terribile rogo dell’auto, sono stazionarie, seppur gravissime.

Sia Adrian Neziri che Pajtim Sejdini sono ancora ricoverati all'interno del Centro grandi ustionati dell’azienda ospedaliera di Padova.

Sono tenuti in coma farmacologico e intubati: la prognosi per entrambi resta riservata. Le lesioni riportate a seguito dell'incendio dell'auto su cui viaggiavano sono molto profonde: Adrian Neziri ha ustioni di terzo grado sul 70 per cento del corpo, mentre Pajtim Sejdini ha volto, torace e mani straziate da bruciature di terzo grado, tra le più gravi, con presenza di tessuto necrotico senza più circolazione sanguigna.

I due pazienti sono costantemente monitorati dall’équipe del direttore del Centro, il dottor Bruno Azzena, che ieri stava valutando quale fosse la terapia migliore da intraprendere per i due ragazzi.

Con ogni probabilità nei prossimi giorni, non appena saranno definitivamente stabilizzati, verranno sottoposti ad un trattamento di intervento precoce per tentare di salvare quanti più tessuti possibile.

Fino ad ora i due ragazzi vengono medicati a ritmi serratissimi per tenere lontano il pericolo infezione.

A fronte di tante ferite aperte, il rischio è la morte. La preoccupazione dell'équipe medica è rivolta in particolare ad Adrian Neziri: la vastità delle ustioni sta ancora mettendo in serio pericolo la sua vita.

Delicata invece la situazione dell'amico: pur avendo una percentuale di gran lunga inferiore di tessuti ustionati, le lesioni interessano il volto, le mani e buona parte del torace.

A stretto giro per entrambi si apriranno le porte della sala operatoria, nel tentativo di scongiurare un peggioramento ulteriore della situazione.

Saranno sottoposti a una serie interventi, effettuati dall'équipe di Azzena.

Gli amici dei due li sostengono su Facebook: la comunità virtuale li invita a tener duro. Tutti uniti nel ricordare i momenti belli passati assieme e nell’augurio di riuscire presto a riviverne tanti altri.

Fabiana Pesci