I centini tra futuro da medici e matematica del contagio

I nuovi maturi
Alla faccia di chi pensava a ragazzi meno preparati per colpa della didattica a distanza. Da inizio settimana, alla spicciolata, stanno uscendo i voti della maturità e i “100” fioccano, parecchie pure le lodi. Con classi da record ai licei Da Vinci e Canova. Con storie curiose da raccontare che s’intrecciano con l’emergenza sanitaria.
Allo scientifico, la 5ª A mette a segno un risultato da annali: cinque alunni si regalano il 100 con lode. Una prestazione super che accomuna Andrea Rosi, Gaia Torresan, Vera Marson, Gaia Boscariol e Giovanni Luzzatto.
andrea e la pandemia
Rosi, 19enne di Treviso, è figlio di Franco, capogruppo di Treviso Civica in Consiglio comunale. E il suo orale l’ha cominciato, ragionando sull’emergenza sanitaria: «Dovevo presentare un elaborato in matematica e fisica, ho illustrato uno studio sull’andamento della pandemia in Italia dal 10 marzo al 24 maggio, evidenziando i picchi e le variazioni nell’indice di contagio». Ma è inevitabile soffermarsi sull’exploit della classe. Quale il segreto del quintetto meritevole della lode? «Credo la continuità. Dal primo anno, nelle materie principali, abbiamo contato sugli stessi professori».
L’unico dispiacere è non aver condiviso vis à vis con loro e i compagni l’ultimo segmento del quinquennio: «Un peccato. Perché il liceo non vive solo di lezioni, in questi mesi ci è mancato tutto il resto. È stato importante poter tornare in aula almeno per l’orale. Un esame più semplice degli anni scorsi, mancando anzitutto il secondo scritto, che allo scientifico è piuttosto impegnativo. L’orale era comunque complesso, dietro c’è stato uno studio intenso». Sul futuro, fa capire di non avere dubbi: «Mi sono iscritto a economia e commercio a Ca’ Foscari, segnatamente la versione in inglese. Vorrei trovarmi un giorno un lavoro in proprio. Magari nella comunicazione. Che mi permetta di stare in mezzo alla gente, mettendomi alla prova sul piano organizzativo».
il canova
Non meno rilevante è il colpaccio centrato dalla 3ª C del liceo classico Canova, sezione sperimentale con potenziamento scientifico: annovera otto centini, con la lode concessa solo a Elisa Toffolo. Gli altri studenti meritevoli del massimo punteggio sono Lisa Alessandrini, Arianna De Zen, Chiara Fantin, Laura Fiore, Claudia Granello, Giulia Pavan e Benedetta Rasera. Nel caso di Toffolo, la pandemia non è stata materia d’esame, ma spinta ulteriore per il suo percorso di studi.
elisa studia da medico
«Ho scelto medicina, un pallino che mi frulla per la testa dai tempi delle medie. L’avevo già deciso prima dell’allarme virus, ma l’emergenza sanitaria mi ha fatto comprendere l’impatto concreto della medicina nella vita di tutti i giorni. Ha rappresentato uno stimolo importante. Il sogno? Specializzarmi in pediatria, ma la strada è lunga».
Quanto al primato stabilito dalla classe, un’idea se l’è fatta: «Penso al forte legame instaurato con i compagni, specie nel triennio. Non c’è stata solo amicizia, l’uno incitava l’altro a dare il meglio di sé. Non c’era competizione, ma un sano confronto. Uno spirito d’emulazione che ha propiziato un gran risultato di gruppo. E il forte legame è emerso, fors’anche di più, nei mesi di didattica a distanza: ci siamo dati forza a vicenda. Il contatto diretto mancava, ma i compagni c’erano lo stesso».
giulia, l’ingegnera
Restando al Canova, sono stati pubblicati i primi voti del linguistico: nella 5ª C, spicca il 100 cum laude di Giulia Grando, ma la classe include pure i centini Irene Ballotta, Aurora Tronchin e Sofia Veronesi. Grando s’è fatta un regalo di compleanno indimenticabile: ha compiuto 19 anni l’altro ieri, giorno in cui sono usciti gli esiti. «L’emergenza Covid ha fatto capolino con una domanda del presidente. Mi ha chiesto com’è stato affrontare il lockdown alla mia età e io ho risposto di ritenermi fortunata, perché c’è chi ha patito lutti e conseguenze più gravi di un isolamento», esordisce Giulia. Il cui futuro prenderà una strada precisa: «Ingegneria per l’ambiente e il territorio, a Bologna. Mi piacerebbe occuparmi di ambiente, sostenibilità, ecologia. Per l’alternanza scuola-lavoro, ho fatto uno stage alla cooperativa “Pace e Sviluppo”: ho preso confidenza con il mondo dell’equosolidale e l’economia circolare». –
Mattia Toffoletto
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