I 20 anni del Suem di Crespano «Noi, gli angeli del soccorso»

Insieme ai 29 medici e ai 32 infermieri operano ben 70 volontari sul territorio «Grazie a loro mettiamo in campo la seconda squadra». Il nodo dei compensi 

Crespano. Gli angeli del Suem 118 compiono vent’anni e la scadenza fornisce l’occasione per un bilancio. Solo nel 2018 ci sono stati 4.279 interventi compiuti da 29 medici, 32 infermieri e 70 volontari di Pedemontana Emergenza. L’Imet Onlus, fondata nel 1999 a Crespano, raggruppa medici e infermieri sempre attivi sul territorio della Pedemontana e non solo. L’Imet nasce dalle ceneri dell’allora Croce Rossa Italiana di Crespano ed è diventata, con il passare degli anni, una vera e propria eccellenza coordinata dal medico e direttore sanitario, Aurelio Tommasi.

Ogni giorno, nella sede operativa di Crespano e Conegliano, sono impegnati 4 medici: due durante il giorno e altri due nel turno di notte. Proprio loro, gli operatori del 118 e i volontari, sono gli angeli del soccorso. Quest’anno (dati aggiornati al 31 ottobre) sono stati effettuati 4.279 interventi dei quali il 25 per cento è stato trattato dai medici direttamente a domicilio perché « in questi casi il paziente non ha avuto bisogno del ricovero», spiega un medico del Suem. Inoltre sempre nell’ultimo anno sono stati eseguiti 916 codici verdi, 2.865 codici gialli, 498 rossi e 74 interventi hanno interessato incidenti nella zona del monte Grappa: incidenti di volo, sportivi o stradali.

Insomma tutto questo è stato possibile grazie alla presenza costante di un medico nella sede di Crespano che esce indipendentemente dal colore del codice, quindi dalla gravità della richiesta di soccorso. Oltre ai medici ci sono anche 32 infermieri dei quali 11 operano ogni giorno suddivisi tra Crespano e Valdobbiadene. Durante il fine settimana, nel pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna si aggiungono un infermiere e un medico; altrettanti lavorano nella sede del Suem di Pieve di Soligo.

Di grande aiuto sono i volontari di Pedemontanta Emergenza, circa una settantina, che mettono a disposizione i mezzi, le attrezzature e gli equipaggi per gli interventi. L’associazione di volontariato opera con due squadre nei giorni infrasettimanali, dalle 17 alle 20, con altre due squadre invece nei giorni festivi, sabato e domenica compresi. «Grazie al prezioso aiuto dei volontari», continua il medico del 118, «è possibile garantire una seconda squadra e un’ambulanza nei momenti più critici di emergenza» . E solo nel 2018 le ambulanze di Pedemontana Emergenza hanno percorso 69 mila e 500 chilometri mentre le automediche intorno ai 15 mila chilometri. Questo è solo una parte del lavoro frenetico e quotidiano di tanti medici, infermieri e volontari che fanno in silenzio, senza tanto clamore.

La carenza di personale, la mancanza di medici e infermieri a volte mettono in ginocchio l’attività dei soccorritori che si appellano al direttore generale dell’Usl, Francesco Benazzi, con un’accorata richiesta di aiuto. «È richiesto un aggiornamento dei compensi», chiude il direttore sanitario, Aurelio Tommasi, «poiché i medici che effettuano codici rossi e gialli sul territorio percepiscono meno rispetto ai medici che lavorano in ospedale con i codici bianchi». —

Vera Manolli

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