Home Festival, trappola di fango Auto bloccate per tutta la notte

Temporale trasforma il parcheggio in una palude: scoppia il caos, otto ruspe per rimuovere i mezzi La rabbia dei presenti, c’è chi ha ripreso la macchina solo ieri. Stasera si usa il piazzale ex Marazzato
Di Serena Gasparoni
AGOSTINI TREVISO AUTO IMPANTANATE AL PARCHEGGIO HOME FESTIVAL
AGOSTINI TREVISO AUTO IMPANTANATE AL PARCHEGGIO HOME FESTIVAL

Il parcheggio dell’Home Festival trasformato in una trappola di fango. C’è voluta tutta la notte tra venerdì e sabato, e buona parte del giorno successivo, per liberare le centinaia di auto rimaste intrappolate nel fango dopo che un violento nubifragio si è abbattuto sulla seconda serata della rassegna musicale in dogana. Otto fra ruspe e trattori hanno lavorato ininterrottamente per portare fuori dall’area di sosta totalmente allagata le macchine, una ad una.

Sul web corre la rabbia di quanti, dopo aver pagato 5 euro per il park, hanno dovuto attendere tutta la notte per poter lasciare l’area della dogana. Intanto gli organizzatori hanno trovato immediatamente una nuova soluzione: da ieri sera si parcheggia nell’area ex Marazzato, park e navette gratuiti.

Quindici minuti di maltempo, pochissimi. Ma durante i quali si sono riversati sull’area della dogana circa 20 millimetri di pioggia. Un vero e proprio nubifragio che ha costretto l’organizzazione a decidere per l’immediata interruzione degli spettacoli, staccando la corrente per evitare conseguenze peggiori. Lo show è ricominciato dopo mezz’ora circa con gli Afterhours davanti a un pubblico di circa 15 mila persone. Ma se da un lato la band di Manuel Agnelli consumava sul palco una delle sue migliori performance, qualche centinaio di metri più in là, sull’area dei parcheggi di via Serenissima (dove la sosta costava cinque euro a macchina) era in corso una vera e propria odissea per quanti avevano deciso di recuperare l’auto e rinunciare al festival causa maltempo. Centinaia e centinaia di auto intrappolate nel fango: subito l’organizzazione del festival ha cercato di risolvere il problema, otto trattori hanno lavorato fino all’alba per liberare i mezzi dal terreno viscido. A supporto sono intervenuti anche le volanti della polizia e i carabinieri, oltre alla polizia locale che ha dovuto gestire una viabilità che è andata al collasso. Alcuni hanno dovuto attendere tutta la notte per rientrare in possesso del proprio mezzo, altri hanno dovuto addirittura rinunciare abbandonando lì l’auto, recuperandola solo in mattinata.

Ieri all’ora di pranzo si stavano liberando dal fango le ultime macchine. «Abbiamo lavorato tutta la notte per risolvere il problema», spiega Amedeo Lombardi, organizzatore del festival, «È la seconda volta, da quando esiste la rassegna, che su di noi si abbatte un nubifragio. Per fortuna in entrambe le occasioni senza incidenti. Ora i parcheggi sono inagibili, ma grazie ai supermercati Alì abbiamo trovato una nuova area, l’ex Marazzato: parcheggio e navette saranno gratuite per scusarci del disagio». Alì ha permesso l'utilizzo dell’area parcheggio dell’ex Concessionario Marazzato in via Noalese, acquisita dalla società nei pressi dell’aeroporto di Treviso. Da sabato è l’unico parcheggio praticabile e in zona sono state installate le opportune segnaletiche. Per arrivare nell’area del festival sono state organizzate delle apposite navette.

Pare però che la soluzione individuata e le scuse degli organizzatori non siano bastate a placare la rabbia di quanti venerdì notte si sono trovati con l’auto impantanata. E che da ieri scorre a fiumi sul web. «Tanta organizzazione e poi non mi dite che in quei parcheggi non potevano buttare un po’ di ghiaia sapendo come sta girando il meteo quest’anno», scrive Giulia Rogoli sulla pagina Facebook della Tribuna. «Pagare per subire un danno, complimenti all’organizzazione», scrive Manolo. «La mia è ancora bloccata», scriveva ieri pomeriggio Elena Prosdocimi. Marco Bergamin rincara la dose: «Gli organizzatori potevano almeno degnarsi di portare qualcosa di caldo alle numerose persone che aspettavano da ore di poter tornare a casa». Ma le critiche del popolo del festival non si limitano alla questione parcheggi: venerdì a metà serata solo una delle casse disponibili era aperta, con il risultato di centinaia di avventori in coda, pazienti, per almeno mezz’ora. Alcuni, stanchi dell’attesa, hanno scavalcato una recinzione mobile a pochi passi dalle casse, poi la sicurezza è stata integrata.

Stasera quarta e ultima giornata di festival: sul palco Elio e le storie tese, sperando che il tempo tenga.

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