«Ho trovato Artemide nel vigneto sul Montello»

MONTEBELLUNA. Stava preparando il terreno per piantare un vigneto quando dalla terra è venuto fuori un grossissimo sasso. La ruspa, assieme alla terra, lo aveva spostato. Ma Narciso Sfoggia, imprenditore nel settore meccanico (è il titolare delle Officine Sfoggia) con la passione per la terra tanto da coltivarla e produrre pure birra, non era convinto che si trattasse proprio di un masso. Lo ha portato a casa, lo ha lavato ed è venuta fuori la statua di Artemide/Diana in marmo bianco, quella statua che sabato sarà presentata al museo civico dopo il restauro fatto dalla sovrintendenza ai beni archeologici e che diventerà il pezzo più importante tra tutti quelli esposti al museo cittadino. Una scoperta casuale avvenuta una decina e oltre di anni fa. «Prima è uscito un pezzetto che non sapevo cosa fosse e l'ho buttato in una buca ricoperta poi di terra, è ancora lì se la sovrintendenza vuole recuperarlo», racconta Sfoggia, «poi è venuto fuori questo grosso masso strano, ricoperto di terra, che la ruspa aveva spostato. L’ho portato a casa, l'ho lavato ed è venuta fuori la statua. Nello stesso posto ho trovato un piede della statua, poi la testa. Dopo un anno ho trovato un braccio e ho chiamato la sovrintendenza perché venisse a recuperarlo. Adesso, ogni volta che vedo qualcosa di bianco spuntare dal terreno, controllo subito se si tratta di un pezzo della statua». Il luogo del ritrovamento è il vigneto adiacente all'agriturismo di Narciso Sfoggia, “Le Campagnole”, tra la presa 20 e la presa 19 del Montello. Per un po' di tempo la statua è rimasta a casa dell'imprenditore, poi ha telefonato all'allora sindaco, Laura Puppato, per dire che voleva donarla al Comune. E così la Artemide/Diana montebellunese, databile tra il I sec. a.C. e il I sec. d. C., ha preso la strada dei laboratori della sovrintendenza a Padova per il restauro e solo da pochi giorni è tornata a Montebelluna, dove sabato sarà presentata al pubblico. «Accanto alla gamba ha un cane», la descrive Sfoggia, «ha un velo che è stupendo, la testa si infila e la si può mettere in qualsiasi posizione».
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