Ha un “chihuahua” nella borsa, invalida respinta dall’Ipercoop

Conegliano, protesta una donna sulla sedia a rotelle : una commessa l’ha costretta ad uscire La direzione: «La regola c’è»

CONEGLIANO. Domenica scorsa all’ora di pranzo una signora di Conegliano, costretta in sedia a rotelle da un tumore, è stata “rimbalzata” all’ingresso dell’Ipercoop al centro commerciale Conè perché aveva, nella sua borsetta, Gaia, un cucciolo di chihuahua pesante poco più di un chilo e mezzo. E i cani, a meno che non si tratti di guide per i ciechi, non possono entrare al supermercato. Un incidente antipatico ma, appunto, un incidente, per il quale la direzione del supermercato si è detta rammaricata, spiegando di aver cercato di far rispettare le regole con tutto il buon senso del caso.

Al ricevimento col cane, il prefetto cacciato dal locale
Il prefetto Maria Augusta Marrosu

La donna ha annunciato la presentazione di una formale lettera di protesta, e intanto ha divulgato quello che le è capitato attraverso un messaggio sul suo profilo Facebook: «Mio marito mi ha accompagnato a fare un giretto al Conè. Tutti sapete che a causa di un tumore sono sulla sedia a rotelle. Io ho un chihuahua piccolo che porto sempre con me, sta dentro alla borsa. Mi si avvicinai una commessa e mi dice di uscire perché i cani non possono entrare, io la guardo e le spiego che è con me, dentro la borsa, ma lei indicandomi il cartello mi dice che non le interessa, e che sono pregata di uscire. Mi hanno rovinato la domenica, non metterò mai più piede in quel supermercato». La notizia suscita immediatamente l’indignazione degli amici della donna, che la sommergono con decine di messaggi di solidarietà, alcuni dei quali molto duri nei confronti della politica del supermercato, tanto da promettere di boicottarlo e fare la spesa altrove. «Dove non entra il mio cane non entro nemmeno io, e spendo altrove» ha risposto uno degli amici della donna, ed è il tono della maggior parte dei messaggi. Una vicenda che ha raggiunto anche i contatti della donna che vivono all’estero: «In Italia prima di vietare l’entrata agli animali a quattro zampe indifesi dovrebbero vietare molte altre cose, qui in Germania i nostri amici sono ammessi anche nelle pasticcerie e non danno fastidio a nessuno». All’Ipercoop, tuttavia, ci sono due cartelli che indicano che gli amici a quattro zampe (ammessi nel resto del Conè) non possono entrare, a meno che non siano cani guida di un non vedente. È un divieto comune a molti supermercati o a siti in cui sia prevista la preparazione, l’elaborazione o la distribuzione di cibi.

E anche qualche amico della signora “rimbalzata” domenica l’ha riportato nei suoi commenti, raccontando di aver subito lo stesso trattamento proprio all’Ipercoop e di averlo accettato di buon grado, vista la presenza dei cartelli. Il supermercato non si nasconde: «Mi spiace per quello che è successo, perché nonostante il divieto raccomando alle commesse di usare il massimo tatto e la massima sensibilità» replica Gianni Bergamin, direttore Ipercoop Conegliano «purtroppo il nostro è un ambiente grande, in cui il cane potrebbe avere esigenze incompatibili con quelle del supermercato e di alcuni suoi avventori. Ciò non toglie che si tratta del miglior amico dell’uomo, e anche per lasciarlo fuori va usato un metodo il meno “duro” possibile». La direzione del Conè, che ha confermato l’episodio, ha promesso quindi verifiche sul comportamento del personale, per verificare che siano state rispettate le indicazioni date.

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