Ha chiuso il “tempio” delle auto di lusso

Gli auguri di Buona Pasqua, ieri, si mescolavano alla commozione, e a sensazioni indefinibili. Sia dei datori di lavoro e dei 12 dipendenti: era un Venerdì santo diverso da tutti gli i altri. Dopo 50 anni, era l’ultimo giorno di lavoro alla concessionaria Lexus di Villorba, lungo la Pontebbana, vicino allo svincolo per la A/27.
Il tempio delle auto di lusso dei trevigiani più famosi: l’autosalone che ha venduto migliaia di Lamborghini prima, poi le Ferrari e le Maserati, simboli del made in Italy dell’auto di lusso invidiatoci da tutto il mondo. E questo fino al 1998, quando l’azienda è diventata concessionaria della Lexus, il segmento di altissima gamma del colosso giapponese Toyota. Segni dei tempi, dell’evoluzione del mercato e del settore dell’auto.
La famiglia Zara - mamma Valeria Zambon, presidente di «Zara automobili» e la figlia Michela, amministratrice - ha deciso di chiudere i battenti, dopo 50 anni esatti di attività. E non per la crisi, anzi. Una scelta aziendale societaria controcorrente, di questi tempi
Guido Zara aveva aperto l’autosalone giovanissimo. A 18 anni aveva lavorato alla Lamborghini, con il patron Ferruccio. E in poco tempo ne aveva conquistato la stima e la diffida, che gli avevano consentito di aprire la concessionaria a Treviso, dietro strada Ovest, in via del Legname. Poi il matrimonio con Valeria. E nel 1985, il trasferimento appena fuori città, lungo la Pontebbana, a poca distanza dall’incrocio con la strada Ovest.
«Non è una chiusura dettata da difficoltà economiche o dalla congiuntura del settore, anzi - dice Michele Zara, 42 anni, figlia di Guido, che conferma come il comparto del auto di lusso non conosca le difficoltà del resta del mercato dell’auto in Italia, «ma da scelte aziendali della casa madre legate a nuovi investimenti. Abbiamo preferito chiudere, alla scadenza del 50 anno, ritenendolo un traguardo significativo per l’attività creata da papà: una scelta dolorosa».
Ieri, svuotando uffici e locali, Michela e mamma Valeria hanno potuto ripercorrere, con fotografie attestati, diplomi, souvenir e ricordi, la grande di un’azienda che venduto auto ai grandi nomi di Treviso e della Marca, e anche fuori provincia.
«Ricordiamo bene gli anni d’oro della Ferrari, prima e dopo la morte del “Drake”, di Enzo Ferrari - sospira Michela con un pizzico di nostalgia – ero giovanissima, ma ricordo che davanti all’autosalone c’era quasi la coda».
Non a caso, da quegli anni in poi, la Treviso del grande boom economico, fino all’altro ieri, finiva sistematicamente in vetta alle classifiche delle province italiane per gli acquisti di auto di lusso. Uno dei termometri del benessere di questo territorio, per due decenni abbondanti.
Guido Zara, scomparso nove anni fa ma ancora vivo nel mondo del settore automobilistico e in quello motoristico, ha visto sfilare per 41 anni clienti illustri. La Treviso bene. Gli esponenti della storica nobiltà trevigiana e veneta (dal conte di Collalto al conte Sammartini); grandi artisti come il tenore Mario del Monaco, che arrivava dalla vicina villa di Lancenigo. E ancoraè sfilato il fior fiore delle famiglie benestanti e dell’imprenditoria trevigiana: dai fratelli Monti della dinasty del tessile di Varago. al re del caffè Massimo Zanetti, titolare della Segafredo e gogi candidato sindaco.
«Clienti sempre affezionatissimi, nel corso degli anni - sottolinea ancora Michela - e devo dire che abbiamo fornito automobili anche ai loro congiunti». Storie della Treviso che finiva in copertina, alla ribalta prima nazionale e poi mondiale.
«Si chiude un’azienda storia del territorio: Guido Zara sarà sempre l’uomo che ha portato a Villorba le Ferrari e le auto di lusso», commenta il sindaco Marco Serena. Ora, lungo la Pontebbana, resterà attiva solo la Zara Automobili, che sarà carrozzeria autorizzata Lexus, con l’officina annessa. Per 4 dipendenti la conferma del posto di lavoro. Gli altri? Si guarderanno intorno. Pronti ad aprire una nuova fase di vita.
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