Gustosissimo Sillabario veneto da «amia» a fino a «zagheto»

Dalla A di «Amia» (che sarebbe poi la zia, preferibilmente paterna) alla Z di «Zagheto» (il chierichetto): Paolo Malaguti passa in rassegna 29 voci dialettali, altrettanti capitoli di un gustosissimo...

Dalla A di «Amia» (che sarebbe poi la zia, preferibilmente paterna) alla Z di «Zagheto» (il chierichetto): Paolo Malaguti passa in rassegna 29 voci dialettali, altrettanti capitoli di un gustosissimo Sillabario Veneto (Santi Quaranta, 182 pagg., 13 euro) che è molto di più di un semplice dizionario didattico e diventa racconto, teatro-filò, amarcord di una civiltà orale che non esiste più. Quanti ragazzi sanno oggi che «iaonseo» (dal latino diabunculum e quindi dall’italiano diavoncello) è il calabrone e, per estensione, l’individuo molesto? E che la puntura di iaonseo è il «tavaròn», vale a dire il bozzo? Poi ci sono termini immortali, consegnati ormai all’immaginario collettivo e «mona», no davvero, non ha bisogno di spiegazioni. Interessante, però, tentare di appurarne l’etimo: «Può essere che il termine venga dal cortese madonna, a sua volta derivato dal classico mea domina. Un procedimento sineddotico, quindi, avrebbe ridotto il tutto alla sua parte forse più indicativa, certo più caratterizzante. Alla luce di questa ipotesi semantica acquisisce però finalmente un senso profondo l’intera lirica cortese». (e.p.)

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