Grafiche Bernardi licenzia tutti Spunta una proposta choc sul Tfr

L’azienda emigra e promette di riassorbire parte dei lavoratori se questi, per vedersi rimborsato il trattamento di fine rapporto non pagato dal 2010, accettano di farsi assistere dal legale dell’impresa

PIEVE DI SOLIGO. Grafiche Bernardi emigra e licenzia tutti. La storica impresa pievigina, che appartiene al Gruppo Faenza Industrie Grafiche, ha già consegnato la lettera di licenziamento a cinque dipendenti. Da domani saranno senza lavoro. Nei prossimi giorni la stessa sorte toccherà ai sei lavoratori rimasti. Ma è bufera su una proposta dell’azienda, pronta a riassorbire parte dei lavoratori in altre aziende del Gruppo Faenza, solo se tutti firmeranno un accordo per il recupero del Tfr secondo le condizioni dettate dall’azienda stessa. Alcuni lavoratori avanzano ancora diverse decine di migliaia di euro di Tfr maturato nel 2010, quando le vecchie Grafiche Vincenzo e Alberto Bernardi vennero assorbite da Faenza e mutarono ragione sociale. Il sindacato attacca: «Nessuno deve firmare quella proposta» dichiara Franco Marcuzzo, segretario Fistel Cisl di Treviso. «Percorreremo tutte le vie legali per il recupero dei crediti. Da domani, cioè da quando i cinque lavoratori saranno ufficialmente licenziati, presenteremo l’ingiunzione di pagamento. La proposta delle Grafiche è di farsi assistere dall’avvocato dell’azienda per il recupero del Tfr che l’azienda stessa non è in grado di pagare». Un cane che si morde la coda, secondo il sindacato. Con un risvolto antipatico: l’eventuale riassunzione di parte dei dipendenti è vincolata al fatto che tutti, licenziati compresi, firmino la proposta delle Grafiche. In pratica, un lavoratore che si rifiuta di firmare finisce col danneggiare i suoi colleghi. Finora, tuttavia, solo due dipendenti avrebbero accettato la proposta. La notizia del trasferimento della sede sociale e dei licenziamenti è stata un fulmine a ciel sereno. L’azienda l’ha comunicato ai lavoratori solo a dicembre. Dopo che il Gruppo Faenza aveva ceduto le quote delle Grafiche Bernardi Srl a un gruppo polacco facente capo a Eurostar Hospitality. «Nel corso delle trattative, i responsabili di Hospitality hanno manifestato la volontà di trasferire altrove la sede sociale e licenziare tutti i dipendenti», poche parole per comunicare ai lavoratori che di loro non c’è più bisogno. Le Grafiche, in pratica, diventeranno una commerciale. E la disponibilità di Faenza a riassumere parte del personale è vincolata a una condizione: «Che la questione relativa al Tfr maturato da tutti i dipendenti venga definita». Faenza metterebbe quindi a disposizione i propri avvocati, accollandosene integralmente i costi. Davanti a una proposta del genere, il sindacato ha sgranato gli occhi: «Ci sono lavoratori che avanzano 40 mila euro di Tfr. Una cifra che non è mai stata pagata dal 2010 a oggi, perché dovrebbero affidarne il recupero a un legale della ditta?» dichiara Marcuzzo. Il caos Grafiche Bernardi è finito sulla scrivania del sindaco di Pieve, Fabio Sforza. Che ha convocato d’urgenza i titolari dell’azienda. È atteso un incontro nei prossimi giorni.

Andrea De Polo

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso