Gorini (Fimmg): attenzione all’effetto crisi

«Attenzione, fenomeni di questo tipo richiedono studi molto attenti, e soprattutto su basi molto più ampie. In ogni caso, sono dovuti al sommarsi di più fattori, mai a uno solo».
Brunello Gorini segretario delle Fimmg, la federazione dei medici di base, nonchè vicepresidente dell’ordine provinciale dei Medici, raccomdanda molta prudenza.
Ma dalla sua lunga esperienza di ambulatorio e di ordine professionale avanza qualche ipotesi: «Si dovrebbero valutare anche i dati dell’intera provincia, per avere un campione migliore», aggiunge, «ma se emergesse un aumento di mortalità nelle classi più giovani per incidenza di malattie tumorali o di eventi tarumatici, e uno nella fase di età più avanzata, certo si dovrebbe prendere atto di un fenomeno significativo».
Ipotesi, allora? «Certamente ha influito la mancata vacciazifone dello scorso inverno, anche voi giornali, e tivù avete responsabilità, quest’anno indubbiamente va meglio, ma è difficile tornare a convincere la gente».
Ma Gorini avanza anche altri scenari. Di tipo socio-economico. «Non va sottovalutato, semprechè i dati ripuliti mostrino un forte aumento dei decessi, il portato della crisi in campo sanitario», puntualizza,«ci si cura meno, specie chi non è così povero da essere esentato, ma non è più così ricco da permettersi tutte le cure». Effetto crisi, allora? «Gli esami e i test costano, poi c’è il ticket aggiuntivo di dieci euro, costano anche i farmaci, e il calo delle prestazioni è rilevante»
Più prudente, Gorini, si mostra su caldo e smog: «In quesri casi sevono studi più ampi, dal punto di vista temproale. Faccio un esempio: come si fa a correlare il decesso di un anziano che ha diverse patologie e prende diversi farmaci, con lo smog?».
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