Gorgo, addio al cavalier Gaggiato Il calcio, villa Castalda, l’eleganza

GORGO AL MONTICANO
Il Covid si porta via, a 91 anni, un grande uomo di calcio e un grande imprenditore. Ieri si è spento il cavalier Elio Gaggiato, attuale membro del direttivo del CRV, il comitato regionale veneto di Federcalcio. Originario di San Liberale di Gaggio di Marcon nel Veneziano, dagli anni 60 in poi per pura passione è stato dirigente di calcio. Ha ricoperto il ruolo di presidente del Noventa, dello Jesolo e della squadra di Oderzo, l’Opitergina. È stato imprenditore vitivinicolo da sempre, proprietario di un terreno a Pravisdomini. Ha gestito le Cantine Gaggiato a Marcon, poi si è spostato nel Trevigiano, a villa Castalda, un piccolo gioiello nel Comune di Gorgo al Monticano dove viveva attualmente. Il 15 aprile del 1948 ha festeggiato qui i 70 anni di matrimonio con la moglie Maria Barcariolo. Erano giovanissimi, avevano 19 e 18 anni rispettivamente e si sposarono alle 6 di mattina, al buio, perché lei già aspettava un bambino e per quei tempi Elio e Maria avevano sfidato gli stereotipi. Sono nati da quell’unione tre figli di nome Fervido, 73, Maurizio 63 e Manlio 59 anni. È proprio Manlio che ricorda cosa è accaduto in questi tristi giorni: «Mio padre era ricoverato all’ospedale riabilitativo di Motta per uno scompenso cardiaco. Un giorno ci hanno chiamati informandoci che era risultato positivo al Covid-19. Non so cosa sia accaduto, al momento la dinamica non è il nostro primo pensiero. Vedremo».
I funerali verranno fissati probabilmente mercoledì mattina alle 9.30 ma si attende la conferma dal parroco. Dal Ca’ Foncello la salma verrà trasferita nella piccola cappella ricavata all’interno del complesso di villa Castalda, e qui ci sarà un rosario in forma privata. Il mondo del calcio ieri ha espresso il suo dolore per la scomparsa di Elio Gaggiato, presidente dell’Opitergina dal 1972 ai primi anni 80. Con lui ha raggiunto la serie D nel 1979, traguardo all’epoca molto ambito. «Poi ha solo fatto il dirigente a livello federale» ricorda ancora Manlio Gaggiato, «Non ha mai giocato a calcio: era appassionato di pallone e gli piaceva calarsi nei ruoli dirigenziali».
Tra i primi a ricordarlo è l’ex campione d’Italia con la Juventus, l’opitergino Gianfranco Zigoni: «Eravamo amici. Gaggiato è stato un punto di riferimento per il calcio in tutto il Veneto e non solo a Oderzo, dove era molto stimato». «Ci lascia una persona cara, un dirigente illuminato, un grande appassionato di calcio e di sport»: Il presidente del comitato regionale veneto della Federcalcio ha voluto così ricordare la figura di Elio Gaggiato, attualmente ancora inserito nel direttivo del comitato. Dice il presidente della Figc del Veneto, Giuseppe Ruzza: «Elio Gaggiato è stato il primo vero manager del comitato veneto, capace di unire l’aspetto economico a quello gestionale e sportivo. Mi mancherà tutto di lui, persino i suoi passi lenti nei corridoi della nostra sede». —
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