Gobbo, il bivacco sulle Marmarole trionfa alla Triennale di Milano

IL PREMIO
L’architetto trevigiano Simone Gobbo ha vinto la prima edizione del Premio “T Young Claudio de Albertis” ideato e promosso dal Comitato del premio omonimo i e accolto al Premio Medaglia d’Oro dell’Architettura italiana della Triennale di Milano
È stato scelto dalla giuria, presieduta da Stefano Boeri, per il progetto “Bivacco F.lli Fanton” sulle Marmarole, ricostruito a quota 2.670, sopra Auronzo. Il premio è stato ideato per onorare la figura dell’imprenditore appena scomparso, nonchè presidente della Triennale
Gobbo, 38 anni, riceverà un assegno da 30 mila per formazione e progetti. Erogato dal Comitato, gli è stato consegnato ieri in Triennale dalla presidente Carla De Albertis e dal presidente della Triennale, Stefano Boeri. Per TYoung era presente anche lo scrittore Andrea Kerbaker.
Erano ben 88 i candidati al premio. Gobbo, fondatore dello stadio trevigiano Demogo, ha già mostrato il suo talento e la sua poliedricità, in diversi concorsi nazionali e internazionali, oltre che in numerose pubblicazioni. Tutti aspetti sottolineati dalla motivazione del premio.
Il progetto del bivacco è in fase di realizzazione. E dimostra - come peraltro ha segnalato anche la Giuria in fase di scelta - «una linea di progettazione tesa a investigare gli aspetti di una possibile integrazione con il contesto paesaggistico». Nel cuore del parco delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco.
Laureato allo Iuav di Venezia, un master in Progetto dello spazio pubblico all’Università di Pisa, Simone Gobbo è attualmente anche dottore di ricerca all’università di Genova. Fra le sue opere, il nuovo polo municipale di Gembloux in Belgio. Nel 2016 ha pubblicato per la collana In teoria di Quodlibet il libro “Fuori registro”.
Il progetto di Gobbo, e quelli degli altri cinque professionisti finalisti del premio, oltre a essere esposti in mostra alla Triennale saranno pubblicati dalla rivista Domus , in un inserto speciale dedicato al Premio. —
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