Gli rubano l’orologio d’oro del Duca

SAN PIETRO DI FELETTO. Esce per fare qualche commissione e quando rientra trova la casa svaligiata ed il cane mezzo addormentato. È amareggiato Alessandro Gradenigo, un cittadino di San Pietro di Feletto, derubato in pieno giorno. I ladri gli hanno razziato alcuni preziosi cimeli storici di famiglia. Su tutti un orologio d’oro che suo nonno, ufficiale di cavalleria, ricevette in dono nel 1917 dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia Aosta. Particolare curioso: i ladri gli hanno lasciato soltanto una spilla da frac con perle. Anch’essa di valore. Un gesto di generosità? O semplicemente scaramanzia visto che per una particolare cultura, quella nomade, le perle portano sfortuna?
Il furto è successo martedì pomeriggio. «Tra le 15.30 e le 18», racconta Gradenigo. «M’ero assentato per andare a Treviso con un amico quando, al rientro, ho scoperto che erano passati i ladri. Hanno forzato una finestra del primo piano con un piede di porco e quando sono entrati hanno rubato i gioielli della mia famiglia. In casa avevo il mio cane ma l’hanno addormentato con qualche spray. Quando sono tornato, infatti, contrariamente al solito, non mi ha fatto le feste. Era strano, confuso. Non voglio neanche quantificare il danno. Mi hanno lasciato soltanto una spilla da frac con perle».
Ma ciò che più rammarica Gradenigo è il furto dell’orologio d’oro che il Duca Emanuele Filiberto di Savoia Aosta regalò a suo nonno, il colonnello dei Lancieri di Novara Carlo Campari. «Mio nonno - prosegue Gradenigo - combattè a Pozzuolo del Friuli, nel 1917, e ricevette quell’orologio in dono dal Duca come ricordo degli anni passati a Capodimonte come suo Aiutante di campo».
I ladri hanno anche portato via un porta matita, dono del Conte di Torino, fratello di Emanuele Filiberto, e la miniatura del Duca d'Aosta. Il cittadino di San Pietro ha un grosso rammarico: «Sono tutti oggetti - spiega - importanti dal punto di vista storico ed era mia intenzione donarli al Museo dei Lancieri di Novara a Codroipo. Ora non potrò più farlo».
Nella villetta di via San Michele è intervenuta la polizia scientifica del Commissariato di Conegliano. «Purtroppo i ladri hanno usato i guanti e la polizia non ha trovato impronte digitali».
A San Pietro di Feletto lo stesso giorno sono state razziate altre due villette. Una a Crevada, a 500 metri dalla casa di Gradenigo, ed una in via Borgo Molino.
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