Gli ottant’anni del gelato nelle Ramblas di Barcellona I gestori sono tutti trevigiani

In questi giorni l’anniversario dell’attività fondata da Cesare Fregnan Originario di Musestre di Roncade decise di esportare la sua arte 

la storia

La prima gelateria italiana a Barcellona fu aperta 80 anni fa da Cesare Fregnan partito da Musestre di Roncade. Oggi di fatto il compleanno di uno dei locali più rinomati della città spagnola verrà festeggiato anche nella Marca da dove l’attività ha tratto origine.

Aveva già fatto arrivare dall’Italia i primi sette taxi della Fiat a benzina. All’epoca la Spagna era, come si dice oggi, uno dei “fanalini” di coda dell’Europa. Ma Cesare Fregnan, classe 1897, nativo di Contarina ma trapiantato a Musestre aveva intuito che a Barcellona c’era la possibilità di rinascita. Ed infatti alla fine della guerra civile (1936-39) nel giugno del 1940 rilevò un locale nella centralissima Rambla de los Capuchinos, al civico 70 (di fronte al teatro Liceo) per dare vita ad una gelateria visto il successo già conseguito a Venezia.

In quei giorni il dittatore Benito Mussolini dichiarava guerra a Francia ed Inghilterra dopo aver dato appoggio alla vittoria finale in Spagna di un altro dittatore, Fracisco Franco. Il locale prenderà il nome “Helados italianos” (gelato italiano) e verrà riproposto un semifreddo che si rivelerà un successone “Biscocho de Venecia” (biscotto di Venezia) crema zabaione, pan di Spagna e liquore. Cesare cedette il timone al fratello Danilo che assieme alla moglie Teresa Carniel di Fratta di Oderzo (che da sette mesi ha superato il secolo di vita) proseguì l’attività con successo. Teresa e Danilo continuarono a produrre gelato artigianale per oltre trent’anni per poi cedere il timone alla figlia Clelia e ai nipoti.

Altre specialità che ben si imposero furono la cassata siciliana, lo spumone alla fragola e la coppa “Especial”. Molti dei Vip che passarono per Barcellona fecero tappa all’”Helados Italianos” e Teresa ben ricorda il grande tenore Mario Del Monaco e il fuoriclasse olandese Johann Cruijf e nel 1982 un altro asso del calcio mondiale Zibi Boniek. E’ tradizione che il gelato in Europa è stato fatto conoscere soprattutto dai cadorini, ma questa volta la storia è andata diversamente.

In occasione della vittoria dei mondiali di calcio del 1982 un gigantesco tricolore venne affisso sulla vetrata centrale della gelateria. Teresa e Danilo amavano sempre trascorrere le loro vacanze a Musestre di Roncade località d’origine di lui. —

LORENZO BALDONI



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