«Gli ordini stavano crescendo da un giorno all’altro il crollo»
l’intervista
Aveva avuto un’idea brillante: produrre divani per cani e gatti. È andata benissimo, finché non è arrivato il Covid. Alberto Ziraldo è un imprenditore di Ponte della Priula, fondatore di Dog Sofa: ora dovrà puntare sull’e-commerce per rilanciare le vendite.
È tra le 600 imprese trevigiane che pensano di chiudere?
«No, ho investito tantissimo in questo progetto e i risultati si vedevano. Il 2019 era stato l’anno migliore, sito nuovo, investimenti, cataloghi, il mercato andava bene. Quest’anno avevo raggiunto le strutture ricettive, dovevo raccogliere un ordine per una catena di alberghi sul lago di Garda, tre giorni dopo ci hanno chiusi in casa. A quel punto il canale delle strutture ricettive si è interrotto del tutto».
Perché il mercato si è afflosciato?
«Quello che vendo io è uno sfizio, non un bene di prima necessità. Il Covid ha martoriato questi settori perché tanti hanno perso il lavoro o sono a rischio e non hanno possibilità di spendere. Gli altri hanno paura, vivono alla giornata e i consumi sono bloccati».
Di quanto calerà il suo fatturato quest’anno?
«Credo dell’80% rispetto all’anno scorso, quando ero arrivato a 50 mila euro circa».
Aiuti dallo Stato?
«Ho preso due volte i 600 euro per le partite Iva, più i mille euro a fondo perduto. Non basta, anche perché adesso ci sono tutti gli adempimenti fiscali da assolvere».
Con i numeri che ci ha detto, come fa un’azienda ad andare avanti?
«Devo sostenermi con le mie forze, sono in perdita e ora bisogna attingere al patrimonio personale. Come ho detto, non voglio buttare via tutto così».
Come pensa di rialzarsi?
«Ora bisogna puntare sull’online, cercherò di far salire la visibilità del sito. Sto ricevendo ordini dall’estero, è un canale che può darci soddisfazioni».
Quanti sono le aziende in difficoltà secondo lei?
«Basta guardare quante serrande abbassate ci sono in giro». —
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