Gli allievi del Cerletti incontrano “Libera”
CONEGLIANO. Gli studenti del Cerletti incontrano l'associazione che coltiva i terreni confiscati ai mafiosi. Domani al Teatro Toniolo le classi quarte e quinte della scuola enologica di Conegliano...
CONEGLIANO. Gli studenti del Cerletti incontrano l'associazione che coltiva i terreni confiscati ai mafiosi. Domani al Teatro Toniolo le classi quarte e quinte della scuola enologica di Conegliano svolgeranno una lezione speciale con Salvatore Gibiino, presidente della Cooperativa Pio La Torre. Il gruppo fa parte di “Libera”, l'associazione contro le mafie ed è intitolato alla memoria di La Torre, che fu ucciso in un agguato mafioso, per cui condannato tra gli altri Toto Riina. Alla cooperativa sono stati affidati in comodato d’uso 140 ettari, situati nei Comuni di Piana degli Albanesi, Corleone, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Monreale, Altofonte, Roccamena. Le coltivazioni sono gestite secondo il metodo di produzione biologica, rispettando l’ecosistema e la biodiversità. I soci sono giovani selezionati attraverso bandi pubblici promossi dall'associazione Libera, dal Consorzio Sviluppo e Legalità, Italia Lavoro e dalla Prefettura di Palermo. Durante l'intera mattinata gli studenti coneglianesi si confronteranno sui temi dell'agricoltura, della legalità e la lotta alla criminalità. Pio La Torre nacque nel 1927 a Palermo. Il suo impegno iniziò come sindacalista della Cgil, nel 1972 fu eletto deputato tra le fila della Pci. In quegli anni fece parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e fu promotore di una legge sul reato di associazione mafiosa e la confisca dei patrimoni mafiosi. Ha redatto inoltre una relazione che metteva in luce i legami tra malavitosi e politici. Il 30 aprile del 1982 con il carabiniere Rosario Di Salvo fu ucciso in un agguato a Palermo. All'ergastolo tra gli altri furono condannati Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Bernardo Provenzano, i boss di Cosa Nostra.
(di.b.)
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