Giunta e consiglio costano 830 mila euro

Indennità e rimborsi spese. Nel 2014 per viaggi e benzina sperperati 144 mila euro, nel primo semestre 2015 altri 64 mila
Di Diego Bortolotto
Borin Refrontolo ancora pioggia e danni lungo il torrente Lierza assessore provinciale Mirco Lorenzon con uno dei primi soccorritori Massimo Lorenzon
Borin Refrontolo ancora pioggia e danni lungo il torrente Lierza assessore provinciale Mirco Lorenzon con uno dei primi soccorritori Massimo Lorenzon

La giunta del Sant’Artemio e i consiglieri provinciali sono costati ai trevigiani 390 mila euro, solo nei primi 6 mesi del 2015. Oltre ai 326.566 delle indennità di carica, si sono aggiunti quasi 64 mila euro di “rimborsi spese di viaggio”.

Primo semestre 2015. Nella giunta provinciale la parte del leone la fanno gli ex leghisti di Razza Piave, ora tosiani. Ossia il presidente del Sant’Artemio Leonardo Muraro, che tra gennaio e giugno ha avuto rimborsi per 13.061 euro oltre ai 42.636 di indennità per 6 mesi da presidente; e l’assessore Mirco Lorenzon, con 8.477 euro. Nel consiglio provinciale del Sant’Artemio le spese sono comunque bipartisan. Prendiamo sempre il primo semestre del 2015, dove il recordman tra i consiglieri è Fiorenzo Silvestri, capogruppo Terzo polo-Udc: con 3.948 euro ha raggiunto rimborsi pari quasi alla sua indennità, che sempre per sei mesi ammonta a 4.377 euro. Sul secondo gradino del podio il presidente del consiglio provinciale Fulvio Pettenà, Lega, con rimborsi per 2.663 euro (indennità semestrale 27.713 euro); al terzo posto Claudio Dus, capogruppo Pd, con 2.390 euro di rimborsi a fronte di una indennità di 3.140 euro. Il più “economico” risulta invece il senatore Franco Conte (Ncd), con ha speso solo 40 euro di benzina. È però il più assenteista, Conte, tra i banchi delle commissioni consiliari: impegnato a Palazzo Madama a Roma, al Sant’Artemio si è visto solamente due volte quest’anno. Silvestri e Dus invece sono quelli che hanno collezionato il maggior numero di presenze in sei mesi (48), nelle riunioni delle commissioni e del consiglio.

Consultivo 2014. Il consultivo 2014 invece rendiconta 87.544 euro sempre di rimborsi viaggio per presidente e assessori, rispetto ai 56.667 dei consiglieri provinciali. Due belle cifre, soprattutto se si pensa che, nonostante gli attuali chiari di luna, gli stipendi annuali della giunta provinciale ammontano complessivamente a 474.274 euro, mentre il consiglio raggiunge quota 211.213 euro. Tirate le somme, tra indennità e rimborsi spese si raggiunge un totale di circa 830 mila euro: questo è il costo della politica provinciale, che con lo scioglimento dell’ente nel 2016 - o meglio: la sua trasformazione in ente di secondo livello, senza giunta - dovrebbe scomparire, o almeno diminuire fortemente.

Le indennità. Il presidente Leonardo Muraro si porta a casa ogni mese uno stipendio di 7.106 euro lordi, il suo vice Franco Bonesso (Forza italia) 5.329, mentre ciascuno dei sei assessori 4.618 euro.

Nel dettaglio. Nel dettaglio rimborsi, in questo primo semestre 2015 la coppia Muraro-Lorenzon ha praticamente presentato la metà delle pezze giustificative per carburante e autostrade. Per gli altri componenti della giunta si va dai 4.881 euro di Silvia Moro (Forza Italia), ai 1.531 del vicepresidente Franco Bonesso. Sopra i 4 mila di spese anche i leghisti Gianluigi Contarin con 4.450 euro e Paolo Speranzon, con 4.122 euro. L’assessore al bilancio Noemi Zanette ha invece avuto costi di viaggio di 3.571 euro. Alberto Villanova (Lega), che in questi giorni si è dimesso perché eletto consigliere regionale, invece si è fermato a 1.817 euro.

Muraro al top. Lo scorso anno il presidente Leonardo Muraro, solo di rimborsi, aveva ottenuto 25.254 euro, come un buon stipendio di un lavoratore dipendente. Molto variabili invece i rimborsi per le missioni istituzionali, per le quali i consiglieri hanno ottenuto dei “risarcimenti”. Oltre al già citato Fiorenzo Silvestri, che viaggia in auto più di alcuni assessori, c’è chi ha avuto poche decine di euro, perché in aula e nelle commissioni non c'è quasi mai stato, come i leghisti Fiorenzo Berton e Firmino Vettori. La media per i consiglieri è di qualche centinaio di euro di rimborsi. Così sono molto variabili le indennità, a seconda dei gettoni di presenza. Chi è già sindaco o ha una carica nel suo Comune non può prendere un doppio stipendio, è il caso Mario Cappellotto, primo cittadino di Gaiarine, e Firmino Vettori vicesindaco di Gorgo. L’indennità maggiore quest’anno, finora, è andata al leghista Aldo Serena, 4.663 euro, perché è stato sempre presente alle sedute delle varie commissioni.

E la trasparenza? Buona parte dei consiglieri provinciali ha così avuto uno “stipendio” mensile tra i 600 e i 700 euro, più di una pensione minima, tra rimborsi e gettoni.

Ma in questa selva di numeri ne emerge un altro: ci sono i 25 mila euro investiti dalla Provincia di Treviso, a suo tempo, per il portale internet in cui rendere pubblici i dati - che invece ha dato il nostro giornale - nell’operazione trasparenza. Ma la parte “Compensi e rimborsi spese viaggi connessi all’assunzione della carica” degli organi politici, assessori e consiglieri, è desolatamente, stranamente vuota. Non esiste una comunicazione pubblica di quanto viene rimborsato.

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