Giunta di Motta al bar: «Così parliamo con tutti»

MOTTA DI LIVENZA. Si è tenuto venerdì scorso l' ultimo incontro itinerante tra l' Amministrazione comunale e i cittadini. L' ultima tappa del tour, iniziato nell'ottobre dell'anno scorso, si è svolta nell'osteria La Renghina, in località Albano: «Un modo molto utile per stare in presa diretta con i cittadini, arrivando anche nelle zone meno centrali del Comune, per comprendere al meglio i bisogni e poter quindi intervenire favorendo una qualità migliore della vita, accettando le eventuali critiche» spiega il Sindaco, Paolo Speranzon, presente insieme al vicesindaco e assessore al bilancio Panighel, all'assessore al sociale Girotto e all' assessore ai lavori Righi. Nella prima parte della serata la giunta ha spiegato i lavori svolti nel Comune nei primi quaranta mesi dell'Amministrazione. L'assessore Righi ha elencando tutte le opere pubbliche di manutenzione ordinaria e non, svolte nel Comune, come: il consolidamento degli argini, le rotatorie nei punti critici stradali, la riqualificazione del centro di Motta attraverso i lavori svolti nelle piazze di San Rocco e Predonzani e infine ha prospettato i lavori futuri, come la creazione di un parco pubblico. «Operazioni che si sono potute svolgere grazie alla ricerca puntuale, da parte dell'Amministrazione, dei bandi promossi dalla Regione o dall' Unione Europea. Il Comune ha quasi sempre contribuito in minima parte a seconda dei progetti e dei costi delle operazioni eseguite» ha spiegato l' assessore Righi.
La serata si è conclusa con le osservazioni e le richieste da parte dei cittadini di Albano. Tra queste, la situazione di un terreno incolto in via Calnova, che potrebbe essere adibito a parcheggio, l' aumento dell'efficacia dei dossi nella zona industriale, in modo da poter rallentare i veicoli che ogni giorno sfrecciano sulla strada, ma soprattutto le condizioni del ponte che collega Albano a Motta di Livenza, che risulta essere pericoloso a causa di un manto stradale dismesso e dalla presenza di ferri arrugginiti. «Il ponte – ha risposto Speranzon - è di proprietà della Provincia, ma cercheremo di agire in modo che possa essere più sicuro in tempi brevi».
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