In centro a Treviso incappucciato e con la pistola
Diciottenne con precedenti aveva in tasca la replica di una Beretta. Alla vista degli agenti ha tentato la fuga ma è stato bloccato e poi perquisito. Fermati altri due ragazzi con stupefacenti a San Zeno

Incappucciato, con una Beretta giocattolo nascosta nei pantaloni e l’atteggiamento sospetto di chi sta per o ha già compiuto qualche furto. Non è sfuggito all’attenzione degli agenti delle volanti il diciottenne, italiano e con una lunga lista di precedenti alle spalle, fermato nella notte fra venerdì 21 e sabato 22 novembre mentre si aggirava lungo la centralissima riviera Santa Margherita.
Identificato e perquisito il giovane è stato denunciato per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. La pistola che aveva con sé infatti era priva del tappo rosso obbligatorio.
Il 25 novembre sera, inoltre, alla presenza del sindaco Conte in pattuglia con i vigili, due ragazzi sono stati fermati e portati nel comando della polizia locale perché trovati in possesso di stupefacenti in zona San Zeno.
Un soggetto sospetto
Il ragazzo girava con il volto coperto da un cappuccio ed era completamente vestito di nero. La mise ideale per commettere qualche furto o peggio, visto che girava armato, rapina. Che avesse cattive intenzioni lo racconta anche la reazione alla vista degli agenti: non appena la volante si è avvicinata il giovane ha girato i tacchi verso la direzione opposta. Un ulteriore incentivo agli occhi dei poliziotti per inseguirlo lungo un breve tratto di riviera e procedere all’identificazione durante la quale si è mostrato particolarmente agitato.
Dal controllo è emerso che il giovane era già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio, compresi furti, reati che, viste le circostanze, pare fosse pronto a commettere di nuovo, verosimilmente ricorrendo all’arma che custodiva sotto i vestiti. Nei pantaloni il ragazzo nascondeva una riproduzione fedelissima di una pistola Beretta 92 e priva di tappo rosso. Si tratta della stessa arma in uso agli agenti delle forze dell’ordine e idonea a essere scambiata per un’arma vera anche agli occhi più esperti. La pistola è stata sequestrata e il diciottenne denunciato in stato di libertà.
Giovani e armi
Pistole giocattolo, ma anche spray urticanti e soprattutto coltelli. La diffusione di armi fra i giovanissimi è un fenomeno che puntualmente, sull’onda di fatti di cronaca, torna ad essere di stretta attualità anche a Treviso nell’ambito del dibattito sulla criminalità giovanile. Le armi, maneggiate con disinvoltura da ragazzi a volte neanche maggiorenni, vengono usate per commettere piccole rapine.
Ma c’è chi si spinge oltre, imbracciando armi vere. «Ho fatto una rapina anche con la pistola, non è difficile procurarsela. Un mio amico si è preso perfino un kalashnikov» raccontava l’anno scorso ad un nostro cronista uno dei “maranza” che stazionano in via Zorzetto millantando di avere una lunga lista di rapine compiute alle spalle. «A settembre sono stato rapinato alle fiere di San Luca da un gruppetto di ragazzi», raccontava un altro giovane ai cronisti del programma Mediaset “Fuori da Coro” sempre lo scorso anno durante un servizio sull’onda dell’omicidio Favaretto. «Molti girano armati di coltello, è la normalità». —
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