Giovannini: «Informati per scegliere il futuro al tempo dei Big Data»

TREVISO. Una marea di numeri oggi sommerge le nostre vite. Sulla base di questo diluvio di grafici, dati e informazioni siamo chiamati a prendere decisioni. Il rischio è chiaro: se letti nel modo sbagliato, è di prendere decisioni sbagliate. Ruota attorno a questo concetto il libro di Enrico Giovannini, già Ministro del governo Letta, ex presidente Istat e chief economist Ocseg, che sarà presentato oggi alle 15 a palazzo Rinaldi. “E pensare che all'università questa materia nemmeno mi piaceva” scherza. Eppure nel volume “Scegliere il futuro” Giovannini realizza due passaggi concreti: rende la statistica comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Ma soprattutto spiega come questa scienza oggi più che mai rappresenti lo strumento più efficace per non essere né vittime della marea di numeri che ogni giorno ci sommerge, né responsabili del caos generato dalla loro non sempre eccelsa qualità. Insomma la statistica, ai tempi del web necessariamente 2.0, oggi rappresenta lo strumento principe per ottenere conoscenza, capire dove stiamo andando e prendere decisioni migliori. “Il rischio è che l'informazione statistica venga manipolata, volontariamente o per semplice ignoranza. Il risultato è fornire un'informazione distorta”spiega Giovannini. Un rischio contro il quale l'Italia, nell'era dei Big Data, sembra non aver ancora sviluppato sufficienti anticorpi. “Spesso mancano proprio le basi matematiche, rudimenti sulla probabilità che dovrebbero invece essere insegnati a mio avviso fin dalle scuole elementari. In Italia invece il gap culturale è molto alto- continua l'ex ministro- inoltre mancano strumenti “punitivi” contro chi distorce volontariamente queste informazioni. C'è un gran rumore di sottofondo e il rischio è di essere schiavi solo di chi urla più forte”. Eppure la rivoluzione dei dati è già in atto, non è teoria ma realtà ed è su quella piattaforma che sempre più si prendono decisioni personali, aziendali, politiche. “Ma in una tale abbondanza di dati, il rischio è di guardare a quelli sbagliati- continua- anche per questo, in un futuro che è già dietro l'angolo il mestiere dello statistico sarà tra quelli più richiesti. I dati sono una vera e propria fonte di ricchezza: all'estero molte aziende l'hanno già capito da tempo e in questo campo stanno dirottando gli investimenti. In Italia, alcune ci sono arrivate ma non tutte”. Giovannini sa che la questione della Statistica 2.0 si imporrà anche da noi. Stare fuori da questa rivoluzione è impossibile. Il suo libro spiega perché è importante che ciò accada in fretta; e suggerisce come fare. (s.g.)
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