Giomo morto sotto il treno

Per alcuni minuti ha camminato nervosamente sulla massicciata del passaggio a livello di San Zeno. Poi, alla vista del treno, s’è messo in mezzo al binario, coprendosi il volto con le mani. È morto così - stando alle ricostruzioni dei testimoni - Attilio Giomo, 79 anni, ingegnere in pensione, ex consigliere ed assessore comunale, una figura storica del Partito socialista di Treviso, ora residente a Zero Branco. Una dinamica che, al momento perlomeno, escluderebbe l’ipotesi dell’incidente accreditando quella del gesto estremo. Per le forze dell’ordine si tratta «verosimilmente di un suicidio». La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri. Giomo era giunto a piedi nei pressi del passaggio a livello, dalla parte della pizzeria da asporto «Tonino Pizza». Alcuni testimoni lo hanno visto passeggiare nervosamente sulla massicciata ferroviaria ma nessuno avrebbe mai creduto ad un esito drammatico. Alle 14.33 le sbarre del passaggio a livello si sono abbassate per il transito del Frecciabianca 9727 Udine - Milano, partito dalla stazione di Treviso alle 14.32. Alcuni avventori della pizzeria “Agli Angeli”, situata nella parte opposta del passaggio a livello, lo hanno visto superare le sbarre chiuse ma credevano che volesse semplicemente attraversare i binari a piedi prima che il treno arrivasse. Poi hanno sentito il fischio del Frecciabianca diretto a Mestre. Giomo, a quel punto, s’è messo in mezzo al binario e si è semplicemente coperto il volto con le mani. Non ha fatto nessuno scatto per scansarsi. Ha semplicemente atteso che il treno lo investisse ad una velocità di circa 50 chilometri orari. «Ero seduto sulle sedie esterne al mio locale», racconta Matteo Pugliese, titolare della pizzeria “Agli Angeli”, «quando ho sentito il fischio del treno. Ho rivolto lo sguardo verso i binari ed ho visto quel signore che poco prima passeggiava nervosamente nei pressi del passaggio a livello. È rimasto lì ad aspettare l’impatto dopo essersi messo le mani sul volto».
L’impatto è stato tremendo. Il pensionato è stato sbalzato ai lati delle rotaie una ventina di metri più avanti. È praticamente morto sul colpo. I testimoni hanno immediatamente chiamato la centrale di Treviso Emergenza ma il medico dell’ambulanza non ha potuto far altro che constatare il decesso. Il traffico ferroviario sulla linea Treviso-Mestre è rimasto sospeso per una quarantina di minuti per permettere agli agenti della polizia ferroviaria di effettuare i rilievi. Vista la chiara dinamica dei fatti, il sostituto procuratore di turno, Gabriella Cama, ha dato subito il nulla osta per la rimozione della salma. Alle 15.15 è ripresa la circolazione su un solo binario e alle 15.35, dopo che la salma era stata rimossa, la circolazione è stata completamente riattivata. Oltre al Frecciabianca 9727 sono stati coinvolti cinque treni regionali, che hanno registrato rallentamenti fino a 30 minuti. L'ex assessore era un volto molto noto a Treviso: per tre mandati aveva ricoperto la carica di assessore ai lavori pubblici segnando un pezzo della storia trevigiana. La notizia della sua morte si è presto diffusa negli ambienti politici, dove era noto per la sua lunga militanza nel Partito Socialista Italiano. Ingegnere, in pensione, Giomo era anche noto negli ambienti sportivi, perché era fratello di Gianni Augusto e Giorgio, ex nazionali azzurri di pallacanestro e giocatori rispettivamente di Virtus Bologna, tra il 1962 e il 1968, e Simmenthal Milano, tra il 1969 e il 1973, vincitore di uno scudetto, una Coppa Italia e due Coppe delle Coppe. Giorgio è stato anche dirigente della Benetton Basket negli anni Novanta. Giomo ha vissuto per anni nella sua abitazione di viale Europa. Da alcuni mesi, si era trasferito a vivere con la figlia a Zero Branco. Chi lo conosce parla di un uomo che negli ultimi tempi s’era un po’ isolato e tanti suoi stretti conoscenti l’avevano perso i contatti con lui. Ieri era venuto a Treviso per sottoporsi ad una visita medica. Giomo era vedovo anni e lascia la figlia Giovanna ed i nipoti.
Da quasi vent’anni non avveniva una tragedia simile nella rete ferroviaria del comune di Treviso. In provincia, invece, l’ultima tragedia risale al 27 ottobre scorso a Montebelluna.
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