“Giochi di guerra”, Zanoni accusa

SUSEGANA. «È normale che 650 persone giochino alla guerra lungo il Piave all’interno di un’area protetta? Speriamo che la Regione faccia chiarezza e magari riveda le concessioni demaniali per tutelare il patrimonio naturalistico del Veneto e rispettare le direttive Ue». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, primo firmatario di un’interrogazione a risposta immediata, insieme alle colleghe Alessandra Moretti e Orietta Salemi e a Cristina Guarda della lista Amp, a proposito della manifestazione di softair che si è svolta recentemente a Ponte della Priula nel Comune di Susegana. «Si tratta di una disciplina che prevede la messa in scena di tattiche e usi militari con riproduzioni di armi da guerra, le air soft gun che sparano pallini normalmente di plastica e dove i partecipanti vestono un abbigliamento simile se non identico a quello utilizzato dalle varie forze armate dei Paesi del mondo. Non abbiamo niente contro questa attività - puntualizzano i consiglieri Pd e Amp - vorremmo però che almeno si svolgesse a norma di legge e nel rispetto dell’ambiente, della fauna selvatica e dei residenti. E su questo abbiamo forti dubbi». Secondo Zanoni, «centinaia di persone che si rincorrono e vanno all’assalto sparando pallini di plastica sono uno scenario che si concilia male o per niente con la sosta, il riposo e la riproduzione della fauna selvatica prevista dalle norme comunitarie, visto che parliamo di Area Sic e Zps di Rete Natura 2000». «La manifestazione - spiegano i firmatari dell’interrogazione - è stata organizzata dall’associazione Sneaky Chameleon Hindu Kush, che avrebbe in concessione dalla Regione, tramite il Genio Civile di Treviso, l’uso di circa un milione e seicento mila metri quadrati dell’area naturalistica. Il presidente ha dichiarato che questa attività viene praticata nel pieno rispetto dell’ambiente e previa richiesta di Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) trasmessa alla Regione. Tuttavia, in due distinte e-mail degli uffici regionali ci è stato risposto che non è stata presentata alcuna relazione Vinca specifica e che l’associazione ne è in possesso solo per le attività ordinarie. Rischiamo una procedura di infrazione europea e sanzioni. Forse sarebbe opportuno revocare questa concessione e altre simili».
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