Giavera, Nonna Rina fa volare i fatturati

La Latteria del Montello lancia il nuovo marchio di pasta fresca: incrementi produttivi del 60%. Come per Nonno Nanni

GIAVERA

I segreti dei nonni sono alla base della fortuna imprenditoriale dei fratelli Lazzarin, quelli della Latteria Montello, tanto che la linea di pasta fresca dedicata a nonna Rina sta ottenendo in percentuale performance da far invidia al prodotto più famoso dell’azienda di Giavera, lo stracchino di Nonno Nanni. Prodotta nello stabilimento di Cusignana, la pasta fresca “Nonna Rina”, altro marchio della Latteria Montello Spa, registra incrementi produttivi del 60% e il trend di crescita continua di giorno in giorno. Tanto da far pensare che è destinato a diventare l’altro prodotto di punta dell’azienda dei fratelli Lazzarin accanto allo stracchino di “Nonno Nanni”, quello che negli spot televisivi si vede volare nel cielo azzurro e frutto di un segreto legato ai fermenti lattici che i Lazzarin conservano gelosamente. E i segreti di nonna Rina, la moglie di Giovanni che era da tutti chiamato Nanni, sono stati applicati alla pasta e ai suoi ripieni, tanto da conquistare ben presto i mercati e segnare un altro successo per l’azienda alimentare di Giavera. I prodotti freschi di Nonna Rina (marchio di Latteria Montello SpA di Giavera del Montello) sono diventati infatti in questi mesi protagonisti di una eccezionale performance, con una crescita delle quantità di quasi il 60%. Gli gnocchi ripieni hanno fatto da traino a crespelle, chicche e cannelloni, tanto che, a fine agosto, la produzione ha registrato una impennata senza precedenti (+183%), proseguita nei mesi successivi e stabilizzata in questa settimana a quota 59,8% di incremento sull’anno precedente con una produzione giornaliera di 34 quintali complessivi. «E’ un trend in salita di giorno in giorno -spiega Luigi Lazzarin- ci fa piacere, ovviamente, e dà nuove prospettive anche all’unità produttiva di Cusignana». La svolta era arrivata proprio durante le ferie, quando nei punti vendita la richiesta di gnocchi ripieni ha messo in fermento i lavoratori dello stabilimento “Nonna Rina”, 6 mila metri quadrati, 17 addetti, quattro linee di produzione, operativo nella zona industriale di Cusignana dal 2003. Al quartier generale della Latteria Montello non sanno dare una spiegazione dell’incremento così marcato. Le difficoltà finanziarie di tante famiglie farebbero pensare che l’aumento della domanda di gnocchi e crespelle freschi possa essere conseguenza dell’abbandono, da parte del consumatore, di altri prodotti. «La nonna ha deciso di farsi intendere», commentano a Giavera del Montello. Rina è stata la moglie di Giovanni Lazzarin, capostipite di Luigi, Armando e Bruno, oggi ai vertici di Latteria Montello e fortunati industriali di uno stracchino fabbricato con i segreti del padre, Nonno Nanni, appunto. Qualche segreto proviene anche dalla nonna, in particolare nella cura delle ricette per i ripieni, legati sia alle stagioni che al territorio, quali il radicchio trevigiano, i formaggi, i funghi, ma anche la zucca e gli asparagi. Perché era lei a preparare in tavola e visto che i suoi piatti piacevano tanto ai figli, hanno pensato di lanciare un nuovo prodotto basato sui segreti gastronomici di Rina per vedere se incontrava gli stessi favori del consumatore come era stato per lo stracchino. E hanno nuovamente fatto centro. Una tecnica di confezione innovativa ha poi allungato in questi mesi la durata della freschezza del prodotto, segnale di un costante investimento nella tecnologia aziendale.(e.f.)

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