Giallo di Cornuda: un deputato romano tra gli amori di Sofiya

CORNUDA. Sofiya e la relazione sentimentale con un noto deputato romano. L'ultimo colpo di scena trapela dagli ambienti investigativi. Nella vita della 43enne ucraina assassinata lo scorso 15 novembre ci sarebbe stato anche un legame amoroso con un famoso politico, un uomo molto più grande di lei che aveva ribattezzato “il romano”. Così almeno racconta Sofiya all’ultimo compagno, il medico radiologo Placido Maugeri, che lo racconta ai carabinieri durante le sue deposizioni seguite al ritrovamento del corpo della sfortunata ucraina.
Sofiya e il «deputato romano» si sarebbero frequentati per alcuni anni: dall’amicizia il rapporto si sarebbe evoluto in un qualcosa di più intimo. Sofiya e il deputato si sarebbero visti a Roma dove l'uomo curava i suoi impegni istituzionali. All'epoca era un personaggio di prim'ordine nel panorama della politica nazionale, molto impegnato sui temi della famiglia, ai vertici di un partito erede della Democrazia Cristiana.
Ma come si erano conosciuti? Possibile che i due si fossero incontrati durante una delle feste a casa di un grosso industriale nell'Asolano alle quali c’erano i banchieri di Veneto Banca? Domande che restano senza una risposta. Notizie che alla famiglia di Pascal Albanese, l'uomo trovato impiccato dopo la scomparsa di Sofiya, suonano «come un fulmine a ciel sereno».

La famiglia di Pascal non sapeva nulla del famoso politico e dei festini, «né tanto meno della condotta di vita di Sofiya con le sue particolarità e i tanti lati oscuri» sottolinea l'avvocato Antonio Petroncini, legale dei congiunti di Pascal. La donna e il politico si sono frequentati per un po' ma dopo che l'uomo si è sottoposto a un intervento chirurgico la storia giunge al capolinea, come la stessa Sofiya avrebbe poi raccontato al dottor Placido Maugeri, il medico di Montebelluna, il suo ultimo amore.
Ma torniamo alla rottura tra Sofiya e il politico romano: la relazione si sarebbe conclusa dopo un intervento chirurgico subito dal politico. Sofiya si sarebbe a quel punto avvicinata al fratello del «deputato romano» che fa il geologo in Emilia Romagna.Altra storia, altra relazione duratura.Ancora una volta Sofiya viene sedotta dall'universo patinato. «Viveva come una regina» racconterà il geologo 70enne che a Sofiya aveva acquistato anche la villetta di via Jona a Cornuda, dove la donna è andata a convivere con Pascal Albanese, l'uomo che agli occhi di tutti era il suo convivente e che poi è diventato il principale indiziato per la sua morte. Ma nella storia di Sofiya si alternano tanti uomini: il geologo, il medico, il politico.
Ombre, bugie e mezze verità. «La vita di Sofiya resta un rebus anche per la famiglia di Pascal, dove niente è come appare in superficie -conclude l'avvocato Petroncini- bisogna cercare la verità per capire se là fuori c'è qualcuno che ha ucciso Sofiya e che se la spassa ancora in giro». L'unica cosa certa è che Sofiya è morta, picchiata e gettata in un dirupo sul monte Grappa. E nessuno sa il perché.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso