Gentilezza online, da San Vendemiano il decalogo dei ragazzi che combatte il cyberbullismo

Coinvolti trecento studenti dagli 11 ai 13 anni della scuola media Saccon. Il progetto è stato adottato dal consiglio comunale junior e non solo

SAN VENDEMIANO. “Se stai litigando in una chat, prima di rispondere con commenti offensivi, prova a pensare se saresti in grado di dire le stesse cose dal vivo, ma soprattutto pensa se ti ferirebbe sentirti dire quelle cose”. Questa è una delle regole stilate dai trecento studenti della scuola media Saccon di San Vendemiano. Nel Comune dove tra i “grandi” è stato creato un assessorato alla gentilezza, sono i ragazzi a insegnare ai loro coetanei, ma anche agli adulti, i comportamenti da tenere sul web. Hanno realizzato il “Manifesto della gentilezza online”, con quattordici norme, che superano i confini comunali, in un mondo sempre più connesso.
il codice

Un codice di disciplina valido per qualsiasi età, soprattutto anti haters e per un utilizzo corretto dei social. “Non crederti superiore agli altri online, perché ognuno di noi è una bellissima persona indifferentemente dal carattere o dall’aspetto fisico”, “Non usare il telefono come un oggetto attraverso il quale nasconderti per insultare le persone”, “Cerca di non dare peso solo alla vita virtuale ma di fondare le amicizie sulla vita reale”, “Usa internet per socializzare e non per diventare asociale”, sono questi alcuni dei dettami che si sono dati gli allievi della scuola media.

Il progetto è stato attuato all’interno del consiglio comunale dei ragazzi, promosso da dirigenza scolastica, amministrazione comunale, servizi sociali e cooperativa Itaca. «Abbiamo pensato di produrre questo Manifesto della gentilezza online – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo di San Vendemiano, Laura Rossetto – perché la didattica a distanza e la necessità di utilizzare questi strumenti più di prima richiede una consapevolezza nell’uso. Sappiamo quando odio si diffonde nascondendosi dietro una tastiera».
prevenzione

Nell’istituto non sono emersi episodi di cyberbullismo, ma si sono voluti prevenire atteggiamenti negativi e al contrario valorizzare quelli positivi. «Hanno colpito nel segno, poiché sono emerse indicazioni interessanti su come relazionarsi con gli altri, comprendendo che anche la “virtualità” richiede il rispetto dell’altro» aggiunge la dirigente scolastica.

Attraverso un questionario sono stati coinvolti gli studenti delle quattordici classi, circa trecento dagli 11 ai 13 anni, per comprendere le loro abitudini quando si trovano davanti allo schermo di smartphone e tablet o pc. Ma soprattutto stimolarli per un uso consapevole di social, chat e web. Seicento le risposte arrivate.

Il Ccr ha eletto in via telematica quattordici rappresentanti, uno per ogni classe, con la nomina simbolica del sindaco, uno studente della 2 A, Sebastiano Bortot, assessori e consiglieri. Negli incontri a distanza con l’operatrice di comunità, il Ccr ha elaborato il progetto e fatto sintesi dei suggerimenti arrivati, costruendo il Manifesto della gentilezza online. «L’idea è nata da dai ragazzi, di ascoltare le abitudini dei loro compagni – spiega Valentina Fornasier, psicologa e operatrice della cooperativa Itaca – e, visto che nell’ultimo anno sono rimasti spesso online, fornire delle indicazioni positive. Hanno proposto il questionario ai loro compagni di scuola e hanno scelto i quattordici punti».
sul sito

Così sul sito e nelle bacheche scolastiche è stato affisso il regolamento. «I ragazzi hanno affrontato questo periodo in modo propositivo – aggiunge la psicologa – Il messaggio di fondo emerso è che, al di là che ci relazioniamo con gli altri online o in presenza, si deve essere rispettosi».

Il Manifesto della gentilezza online è stato adottato anche dall’amministrazione, che attuerà iniziative per la sua diffusione. «Stare connessi fa parte della quotidianità di giovani e giovanissimi – osserva il vicesindaco e assessore alla condizione giovanile e servizi sociali di San Vendemiano, Renzo Zanchetta –. Per questo è importante promuovere consapevolezza». —

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