Garbellotto: una storia lunga 240 anni

CONEGLIANO. La Garbellotto taglia il traguardo dei 240 anni. Nell’azienda di Conegliano, in viale Italia, opera l’ottava generazione di maestri bottai. La Garbellotto è l’azienda familiare più...

CONEGLIANO. La Garbellotto taglia il traguardo dei 240 anni. Nell’azienda di Conegliano, in viale Italia, opera l’ottava generazione di maestri bottai. La Garbellotto è l’azienda familiare più vecchia della provincia di Treviso, la seconda del Veneto e la seconda d'Italia. Fondata da Giuseppe Garbellotto nel 1775, proseguì per otto generazioni fino alla rotta di Caporetto a San Fior: a causa della prima guerra mondiale l’azienda venne occupata dagli austriaci e la produzione venne interrotta. Gionata Garbellotto trasferì l’azienda a Conegliano, in via Cadore, vicino alle Poste, dove ricominciò l'attività e avviò l'esportazione nelle colonie Etiopia, Eritrea e Libia. Durante la Seconda guerra mondiale l'attività si interruppe ancora per i bombardamenti. Poi, per opera di Pietro Garbellotto, nel secondo dopoguerra la produzione riprese nella sede nella sede attuale di viale Italia. Ora vengono prodotti 90.000 ettolitri di botti. L’azienda è seguita da Piero (presidente della Imoco Volley e vicepresidente della Lega Volley femminile), Gregorio, Pieremilio Garbellotto. La peculiarità è la conduzione familiare dell’azienda. Mamma Gregoria è attivissima e zia Italia è addetta alle commissioni. La Garbellotto è l’azienda leader mondiale delle botti da cantina in cinque continenti. I dipendenti sono un centinaio: da Conegliano alle varie sedi all'estero.

Venerdì sera, nella serata di gala, la famiglia Garbellotto ha consegnato la prima borsa di studio Pietro Garbellotto al figlio del dipendente che ha ottenuto i migliori risultati scolastici: la prima borsa di studio è stata vinta da Filippo Dal Pos, di San Fior.

La Garbellotto ha una caratteristica: tutti i vecchi dipendenti padri hanno lasciato il posto al figlio, istituendo così scuola vera e propria di bottai. Nel 2014 ha ottenuto dall’università di Udine il brevetto “Botti di precisione”, ovvero il riconoscimento aromatico del legno che permette di costruire le botti con il gusto desiderato dal cliente. (s.b.)

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