«Fusa anche la bici che fu di Fondriest Non ho più niente»

Il campione Stefano Trentin ha dormito nella casa inagibile «Non so dove andare, bruciati anche i soldi per le tasse»
Di Davide Nordio

CASTELFRANCO. Dal rogo si sono salvate solo due spade, o meglio ciò che ne rimane, e, seppure un po' bruciacchiata, la bandiera olimpica di Monaco '72, l'edizione per la quale era stato selezionato. Medaglie d'oro e d'argento vinte nei diversi campionati nazionali e internazionali invece si sono fuse, così come la bicicletta di Maurizio Fondriest, con il quale aveva lavorato dopo aver concluso la carriera sportiva.

«Un passato andato in fumo» dice sconsolato Stefano Trentin, 63 anni, campione di scherma, il giorno dopo l'incendio che ha distrutto la sua abitazione in Bella Venezia. Trentin non ha voluto lasciare la casa (pur inagibile) sulla quale aveva investito i risparmi di una vita: ha dormito lì - «si fa per dire dormire» - a piano terra. Il tetto non c'è più e dal salotto si vede il cielo. «Mi hanno detto che se volevo mi avrebbero dato una mano i servizi sociali del Comune, anche per un alloggio» dice «ma non ho ancora avuto il tempo di recarmi negli uffici. Occorre che quanto prima venga messa una copertura: se dovesse piovere, tutta l'acqua mi entrerebbe in casa». Già da ieri sono iniziati i sopralluoghi per risistemare il tetto: «Purtroppo in situazioni come queste ci sono tante incombenze burocratiche, forse troppe: per me invece è urgente provvedere subito a risistemare la casa, a sgomberarla di tutto quello che c'era al primo piano andato irrimediabilmente distrutto. Anche il lavoro viene dopo di questo». Trentin è infatti disoccupato, in attesa di poter andare in pensione: «Certo, cerco un’occupazione: ho lavorato molto nell'ambito sportivo come consulente. La bicicletta di Fondriest era un ricordo di questo impiego». Nell'incendio Trentin ha perso anche millecinquecento euro in contanti: «quello che serviva per le incombenze di ogni giorno, come le bollette delle varie utenze. Non ho più nulla. So che per quanto riguarda l'emergenza utenze c'è la possibilità di un aiuto. Appena ho sistemato le cose qui a casa vedrò che cosa si può fare». Le fiamme sono divampate poco dopo la mezzanotte dell'altro ieri: pare assodato che qualcosa non abbia funzionato nel camino: «Per risparmiare avevo ripreso ad usare una vecchia stufa a legna di mia madre che va egregiamente. Abbiamo fatto le nuove condutture a regola d'arte: non c'è stato surriscaldamento. Probabilmente le fiamme hanno fatto incendiare qualcosa che era finito nel camino che poi è uscito ed ha trovato esca nel tetto». Per fortuna la casa è assicurata: si tratta di una porzione di casa colonica che era stata appena ristrutturata. Anche dopo l'incendio che ha distrutto la parte superiore e che ha impegnato i vigili del fuoco fino alla 5 e mezza del mattino, non vi sono problemi di staticità.

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