Furto da Salvador: via le superbici

Bottino di 50mila euro nel negozio di Sacile dell’ex campione

CORDIGNANO. Torna la banda delle biciclette, e torna l’ennesima razzia nei negozi della Destra Tagliamento. L’ultimo colpo messo a segno in ordine di tempo è avvenuto nella notte tra mercoledì e ieri ai danni della Granciclismo di Ennio Salvador (ex ciclista prof di Cordignano), a Sacile, in località San Giovanni del Tempio, lungo la Pontebbana. Tra biciclette rubate e danni vari, il furto è “costato” 50mila euro.

In base alla ricostruzione compiuta dai carabinieri della Compagnia di Sacile, giunti sul posto pochi minuti dopo il raid allertati dall’allarme, il furto è stato compiuto attorno alle 3.30. Per entrare nel negozio, i malviventi hanno sfondato la vetrata a colpi di mazza. Quindi hanno agito con fare sicuro segando con un flessibile le staffe su cui erano appoggiate le biciclette, trasportandone otto più due telai in un furgone e dandosi quindi alla fuga.

Un’azione studiata nei minimi particolari, andata a segno nonostante fosse scattato l’allarme e i carabinieri fossero arrivati sul posto nel giro di una decina di minuti. Un colpo che avrebbe potuto avere conseguenze addirittura più gravi, ma che è stato disturbato dal passaggio di un’ambulanza a sirene spiegate: i ladri, probabilmente credendo che si trattasse della gazzella dei carabinieri, se la sono data a gambe ancora un paio di minuti prima che sul posto giungessero le forze dell’ordine.

Non c’è dubbio che si tratti di un colpo ben studiato, con tanto di sopralluogo per verificare con precisione le mosse da compiere in modo da portare a casa il bottino nel lasso di tempo tra l’ingresso nel negozio, l’attivazione dell’allarme e l’arrivo dei carabinieri.

Nel negozio non ci sono telecamere private e quelle pubbliche disterebbero circa un chilometro, con grossa difficoltà per gli inquirenti nell’identificare in modo nitido le immagini. Di più, sembrerebbe che addirittura il sistema di videosorveglianza comunale non fosse neppure funzionante.

«L’allarme del negozio è scattato con la spaccata della vetrina: hanno usato una mazza», dicono i titolari Ennio e Arcangela Salvador, «Sono andati avanti con il flessibile per tagliare i lucchetti che tenevano bloccate le bici da corsa. In circa 10 minuti ne hanno portate via otto e mancano all’appello anche due telai: danni di circa 50mila euro». «Sono arrivato da Cordignano prima delle forze dell’ordine», racconta ancora Salvador, che ha l’allarme collegato al cellulare e che scatta anche nella centrale dei carabinieri, «La videosorveglianza non c’è: il negozio è stato blindato dopo il terzo furto, nel 2010». Un investimento di circa 10mila euro, ma i ladri vanno a nozze lo stesso: professionisti del crimine.

«Troveremo le nostre bici da corsa su eBay e nei siti dell’est europeo», è quasi certo l’ex gregario di Moser, che ha aperto il negozio a Sacile nel 1989, «Quando sono arrivato nel negozio, il flessibile era ancora acceso e la mazza è stata abbandonata nella fuga, dai malviventi. Sono davvero amareggiato».

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