Furti in cimitero ecco le telecamere

di Glauco Zuan
FARRA DI SOLIGO
Tutto il paese è scosso dal furto dei fiori dalla tomba di Martina Andreola, la 22enne studentessa universitaria di Farra di Soligo, deceduta il 19 ottobre scorso in un incidente automobilistico a Fanzolo di Vedelago e sepolta nel cimitero del capoluogo da poco più di due mesi. Come accertato e poi denunciato dai familiari, durante le festività natalizie sono sparite almeno due composizioni floreali donate da amici e conoscenti della ragazza, già catechista nella parrocchia di Farra di Soligo e istruttrice di nuoto alla piscina de «La nostra famiglia» di Pieve di Soligo. In entrambi i casi si trattava di fiori freschi, rubati in giornata, subito dopo essere stati posati sulla lapide. L’indignazione raggiunge anche il municipio ed il sindaco Giuseppe Nardi è solidale con la famiglia della giovane defunta. «Sono vicino ai genitori di Martina anche in questa occasione – dichiara il primo cittadino - Non ci sono parole per commentare un gesto del genere. Se non è stata una bravata, allora siamo di fronte a persone disturbate, cleptomani ad esempio, che non si rendono conto di quello che fanno. Chi mai può riutilizzare i fiori rubati sulla tomba di un morto? E se si dovesse trattare di persone in difficoltà economiche, vengano pure in municipio, non vadano a rubare nei cimiteri». Che non sia un caso isolato, a Farra come in altri paesi del circondario, lo confermano gli stessi cittadini che frequentano abitualmente il cimitero. «Chiamare sciacalli questi individui è troppo poco – commenta Lorenzo Simonetti, artigiano di Farra - purtroppo il fenomeno si ripete da tempo e si verifica anche sulle altre tombe. E spariscono sempre le composizioni o le piante più belle». Se non è pensabile installare delle telecamere all’interno del cimitero, saranno comunque installate all’esterno, come conferma il sindaco di Farra di Soligo. «Avevamo già in programma di coprire con un sistema di videosorveglianza la zona tra cimitero, campo sportivo e centro attrezzato per la raccolta differenziata del capoluogo – dichiara Giuseppe Nardi – Certo, questo non sarà sufficiente ad evitare altri episodi del genere, frutto di ignoranza e maleducazione. Però mi preme sottolineare che da parte del Comune e delle forze dell’ordine c’è piena volontà di rispondere concretamente al dilagare della microcriminalità». Il sistema di videosorveglianza, finanziato dalla Regione, interesserà a breve anche le aree esterne degli altri edifici comunali dislocati lungo la Sp32. Carabinieri e vigili potranno monitorare il municipio, le scuole del capoluogo (via Patrioti e Moro), la scuola di Soligo (via dei Colli) e le scuole di Col San Martino, in via Treviset e Brigata Mazzini.
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